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CATANZARO – E’ un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato dal presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca che tira in ballo le possibili opportunità di ripresa dell’economia calabrese che rischiano di venire strozzate dopo «la chiusura dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria» (LEGGI LA NOTIZIA DEL SEQUESTRO DI UN TRATTO DELLA SALERNO-REGGIO CALABRIA) che «accentua e rende ancora più evidente una spaccatura in due del Paese che non è solo virtuale, concorrendo così ad aggravare una situazione economica già molto pesante». 

LEGGI LA NOTIZIA DELL’INCIDENTE CHE HA PROVOCATO LA MORTE DI UN OPERAIO

Mazzuca manifesta tutta la preoccupazione delle imprese per la delicata questione che investe aziende e cittadini, in via principale della Calabria e della Sicilia. «L’incidente che ha provocato la tragica morte del lavoratore – prosegue – non può e non deve lasciare indifferenti. Come sempre abbiamo grande rispetto e fiducia del lavoro e delle decisioni delle autorità competenti. Quello che chiediamo è di considerare la questione come una priorità assoluta di cui è necessario che il Governo si faccia carico per la valenza dell’impatto che deriva sulla fragile economia locale. La nostra raccomandazione è che si proceda con la tutta la celerità possibile e consentita dalla tecnologia e dalle competenze presenti, tanto per fare luce sulle cause del grave incidente, quanto per verificare le condizioni di sicurezza che possano consentire la più rapida riapertura del viadotto Italia anche in previsione delle prossime festività pasquali che speriamo possano favorire il flusso turistico, anche di prossimità, verso i nostri bei territori».

In particolare per il rappresentante degli industriali calabresi «quello che vogliamo è porre ‘l’impresa al centro’. Servono però le precondizioni perché si possa lavorare in una regione ed in un Paese normale, in cui venga facilitata e non ostacolata l’attività di chi ogni giorno si mette in discussione per sostenere lo sviluppo. Dobbiamo purtroppo rimarcare la disattenzione verso il Mezzogiorno nel dibattito nazionale, eppure il Sud è l’area dove c’è più margine di crescita ed è solo se crescerà il Sud che potrà farcela il Paese». 

Nel suo lungo intervento, poi, Mazzuca critica anche le modalità con cui si è giunti alla nomina del nuovo commissario alla sanità regionale (LEGGI LE PRIME DICHIARAZIONI DEL NEO COMMISSARIO SCURA) che «lasciano perplessi. Non è un problema che riguarda le qualità della persona individuata, il problema è il metodo. Non è pensabile che si possano fare nomine in un settore così delicato e con tali e tanti riflessi anche sulla gestione corrente del bilancio regionale, senza un preventivo concerto con il governo del territorio (LEGGI L’ANALOGA DENUNCIA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE OLIVERIO). Non è un problema che può essere ascritto al solo ambito politico, riguarda ed investe la dignità e la capacità di concorso nella scelta da parte della popolazione amministrata. Anche perché le tante gestioni commissariali in Calabria, come altrove, non è che abbiano dato, in generale, buona prova di sé». 

In conclusione Mazzuca ha espresso «l’auspicio degli industriali calabresi» affinchè «si faccia presto un ‘Tavolo Calabria’ dove ognuno sia impegnato con coerenza e convinzione per la propria parte e le proprie responsabilità: Governo, Giunta regionale, forze sociali, mondo scientifico e sistema economico».

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