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ROMA – Quando si tratta di situazioni negative la Calabria spesso mette in mostra numeri da primato. Succede anche con le opere incompiute dove, sebbene non sia al vertice della classifica dove svetta la Sicilia, la regione in punta allo stivale si posiziona al secondo posto con 93 opere ferme al palo nel 2014 e un aumento rispetto all’anno precedente di quasi la meta (nel 2013 le incompiute erano 64).

GUARDA L’ELENCO DELLE OPERE INCOMPIUTE IN CALABRIA 

Tra i cantieri presi in considerazione dal Ministero delle Infrastrutture, autore dello studio, ci sono strade, interventi antisismici, alloggi popolari scuole, case di riposo per anziani, ma anche reti idriche e fognarie, parchi, piscine e palestre, chiese e caserme.

Lo studio, infatti, è stato compiuto sull’anagrafe delle opere incompiute di interesse nazionale, ed è stato pubblicato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Nel corso del 2014 le incompiute in tutta Italia sono state 868, il che vuol dire che la sola Calabria ne collezione oltre il 10%. Come detto il record, però, spetta alla vicina Sicilia che da sola ne vanta 215 facendo registrare il maggiore incremento su base annuale visto che l’anno precedente le incompiute erano 67. Un incremento che comunque riguarda anche il dato generale nazionale visto che le opere avviate ma non portate a termine erano 692 nel 2013 e sono diventate per l’appunto 868 nel 2014 ossia 176 in più.

Tra le più costose e lontane dall’essere ultimate, la Città dello sport di Tor Vergata, a Roma, la ‘vela’ progettata da Calatrava che vanta anche il titolo di intervento più oneroso con un costo complessivo che supera i 607 milioni, oltre 406 milioni quelli necessari per completare i lavori avviati (e solo per il 16% eseguiti a fine 2014) che, però, come si legge in una postilla, «risultano interrotti oltre il termine contrattualmente previsto per l’ultimazione».

Dopo la Calabria in classifica figura la Puglia (81, in aumento dalle precedenti 59), poi la Sardegna (67, una in meno in un anno) e il Lazio (54, in calo dalle 82 del 2013). Al contrario la più virtuosa è la provincia autonoma di Trento: l’unica che può vantare zero opere incompiute. Negli elenchi, insieme allo stato dell’arte regione per regione, c’è anche la sezione relativa al Mit (40 le opere incompiute nel 2014, di cui 25 risultano comunque fruibili, contro le 35 del 2013,): in questa sezione si va dalle caserme, con alloggi annessi (oltre una decina, da Pescara a Oggiono in provincia di Lecco) fino ai caselli autostradali e ai tratti ferroviari (in primis la nuova linea Ferrandina-Matera L.M.-Venusio).

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