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IL consiglio di amministrazione dell’Enac (Ente nazionale aviazione civile) ha preso in esame la situazione relativa agli aeroporti di Palermo, Reggio Calabria e Crotone.

Rispetto ai due scali calabresi la situazione appare alquanto delicata. Sull’aeroporto di Reggio, infatti, il cda Enac ha deliberato in merito all’avvio del procedimento di decadenza della gestione alla società Sogas, se entro il 15 ottobre 2015 la società non avrà dimostrato di soddisfare i requisiti economico-finanziari necessari al mantenimento della gestione.

Sull’aeroporto di Crotone, invece, il cda ha ribadito che, qualora entro il 31 ottobre 2015 non vi fosse la proroga dell’esercizio provvisorio concesso dal Tribunale alla curatela fallimentare per la gestione dello scalo, la gestione decadrà automaticamente.

Eppure, appena la scorsa fine di agosto, il Governo aveva approvato il nuovo piano nazionale aeroporti riservando ai tre scali calabresi di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone la permanenza tra i 38 aeroporti di interesse nazionale (LEGGI).

LA DISCUSSIONE SU CROTONE – Intanto, la polemica politica si concentra proprio sullo scalo di Crotone. Da una parte, infatti, la struttura macina sempre più record, in termini di passeggeri, tanto da posizionarsi in vetta alla graduatoria nazionale dell’Enac, in termine di incrementi, dall’altra il sottosegretario al ministero dell’Economia, Paola De Micheli, che intervenendo nel dibattito, ha evidenziato che lo scalo crotonese avrebbe 65 mila passeggeri e che sarebbe, di fatto, inutile, anche per la presenza a pochi chilometri dell’aeroporto di Lamezia Terme. 

I DATI POSITIVI – Partendo dai dati, da gennaio a fine agosto, lo scalo pitagorico ha sfondato la quota di 187 mila passeggeri (per la precisione 187.457) con un incremento di 1143% su base annuale e del 539% relativamente al solo mese di agosto. I passeggeri agostani, infatti, sono stati 26.988.

In termini di movimentazione dei passeggeri, il dato mensile è di 180, con un incremento mensile del 172%, mentre a livello annuale è del 358%. Nulla a che vedere con la media nazionale, che per l’Enac è fissata ad un +3,9% rispetto ai due principali mesi estivi dello scorso anno.

In proiezione, lo scalo S. Anna nel 2015 supererà, e non di poco, i 200 mila passeggeri, oltre le aspettative, tenuto conto che, attualmente, nello scalo ci sono solo tre voli, per Pisa, Bergamo e Roma Ciampino. I record sono arrivati con l’approdo nell’aeroporto crotonese della compagnia irlandese di Ryanair.

Altra notizia positiva è quella della conferma dell’infrastruttura nel piano nazionale degli aeroporti, che dovrebbe portare a sgravare la società dei 100 mila euro mensili del costo della torre di controllo.

IL PARAGONE IMPIETOSO – Lo scalo “S. Anna” è finito all’attenzione dei mass media nazionali, nella puntata di martedì di Ballarò. Nella trasmissione Rai, è stato fatto un parallelo, impietoso, tra l’aeroporto di Crotone e quello polacco di Rzekow, dove nel primo la situazione è sull’orlo del baratro, mentre per il secondo, il pieno utilizzo dei fondi europei ha di fatto rinascere la città. Analogo paragone, nei giorni scorsi, era stato fatto da un’nchiesta del settimanale “L’Espresso”.

Le dichiarazioni del sottosegretario De Micheli non sono state certo accolte bene a Crotone, anche per la mancata verdidicità dei dati. Quella dei parlamentari del Pd, tra l’altro, è una recidiva, considerato che anche Ernesto Carbone, aveva chiesto, per motivi analoghi, la chiusura dell’aeroporto S. Anna.

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