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CATANZARO – Due miliardi di euro che rischiano di svanire nel nulla. Fondi europei che dovevano servire per lo sviluppo e la crescita della Calabria e che, invece, sono rimasti inutilizzati.

I fondi fanno riferimento al Programma operativo regionale 2007/2013 che dovrà essere rendicontato interamente al 31 dicembre 2015, pena la restituzione dei soldi all’Unione Europea. Così, nel giorno in cui il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha presentato il Programma operativo regionale 2014/2020, lo stesso governatore ha reso nota, su sollecitazione dei giornalisti, la situazione del precedente Por.

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Un miliardo e duecento milioni di euro risultano impegnati ma non spesi, ottocento milioni di euro che non risultano nemmeno impegnati. Totale: 2 miliardi di euro. Oliverio ha, dunque, espresso forti critiche sulla gestione dei precedenti Por, riferendo che i dati sono quelli aggiornati al 30 settembre 2014.

Il presidente ha indicato una «condizione di partenza drammatica» per la precedente programmazione dei fondi europei: «Abbiamo definito una riprogrammazione e una strategia di recupero delle risorse – ha affermato Oliverio – attraverso una concertazione compiuta anche con il Governo nazionale con l’obiettivo di recuperare il massimo possibile. L’andamento attuale di queste operazioni ci consente di esprimere una cauta soddisfazione, ma preferisco parlare con i fatti».

«C’è un lavoro che ci vede monitorare gli obiettivi che ci siamo prefissati – ha spiegato il presidente – e la prossima settimana faremo il punto su questo monitoraggio. L’obiettivo, che sembrava impossibile, di recuperare le risorse è a portata di mano anche se permangono difficoltà».

Tra gli esempi citati per la nuova programmazione, il governatore ha citato «130 milioni che sono stati riprogrammati per il dissesto idrogeologico e le attrezzature necessarie da destinare alla mancata manutenzione delle aste fluviali».

Altro esempio ha riguardato la realizzazione delle metropolitane di Cosenza e Catanzaro le cui somme, ha illustrato il presidente della Regione, «erano state impegnate nel miliardo e duecento milioni ma senza che siano mai stati aperti i cantieri e quindi non rendicontabili».

«Se riusciremo ad arrivare al top – ha sostenuto Oliverio – vuol dire che avremo fatto in un anno ciò che non è stato fatto in sette anni. Quel che deve essere chiaro è che non ci saranno proroghe all’orizzonte, per cui chi deve chiudere o rendicontare lo faccia subito e senza rallentamenti vista la scadenza del 31 dicembre prossimo».

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