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SINDACATI in piazza in Calabria per chiedere maggiori impegni nella Legge di Stabilità. Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato una mobilitazione regionale con presidi a Villa San Giovanni, Crotone e nei pressi dello svincolo di Cosenza Nord dell’autostrada A3, dove sono stati registrati notevoli disagi per tutta la mattinata.

I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Gravano, Paolo Tramonti e Santo Biondo, evidenziano che «se la Legge di stabilità resta uguale per la Calabria sarà una ecatombe. Vengono decurtati o revocati fondi storicizzati».

Gli effetti della protesta sono stati registrati in mattinata a Cosenza, dove è stato bloccato lo svincolo autostradale. In strada ci sono stati alcune centinaia di manifestanti. La protesta ha creato numerosi disagi alla circolazione stradale ed è monitorata da polizia e carabinieri. 

Molti problemi anche a Crotone e Villa San Giovanni. Gli imbarchi dei traghetti per la Sicilia di Villa San Giovanni sono stati bloccati dai manifestanti, mentre a Crotone è stata occupata la strada statale 106. In particolare, è stato chiuso al traffico il tratto tra lo svincolo di Passovecchio al km 249,900 (innesto con le strade statali 107 e 107 bis) e il km 258,900 (in località Bucchi). Il traffico è tornato regolare sulla statale 106 solo poco prima delle 13, mentre gli altri due presidi sono stati rimossi poco dopo.

Cgil, Cisl e Uil chiedono «che vengano recuperati i 30 milioni sulla forestazione, così come l’assegnazione delle risorse, anche per il 2016, per la contrattualizzazione degli Lsu e Lpu».

Alla base della protesta c’è anche la richiesta di un «Piano di politiche attive per il lavoro che consenta la ricollocazione produttiva dei lavoratori del bacino degli ammortizzatori sociali».

I sindacati, inoltre, chiedono il rilancio del porto di Gioia Tauro. «Rivolgiamo – affermano i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil – un forte appello alla delegazione parlamentare calabrese e al Governo regionale affinché nella Legge di stabilità venga recuperata l’attenzione nei confronti della Calabria che finora è mancata».

Cgil, Cisl e Uil della Calabria preannunciano «fin da ora che se non perverranno risposte e soluzioni positive, le iniziative di mobilitazione proseguiranno non escludendo una mobilitazione generale dell’intera Calabria nei prossimi giorni».

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