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COSENZA – «L’anno appena concluso ci consegna una situazione del sistema economico calabrese in chiaroscuro. Se da un lato, infatti, continuano ad essere presenti ed evidenti molti elementi di seria preoccupazione, dall’altro si comincia ad intravvedere più di uno spiraglio che indica una qualche concreta inversione di tendenza».

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A tracciare una bilancio dello stato dell’economia calabrese con un pizzico di ottimismo è il Presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca.

Per l’impreditore a capo della principale associazione di categoria non è possibile dimenticare «le ferite che sette lunghi anni di crisi hanno aperto nell’economia e nella società», ma malgrado ciò «si inizia ad avvertire qualche segnale incoraggiante, seppure ancora estremamente timido».

In particolare Mazzuca evidenzia come «il saldo tra imprese cessate e iscritte è positivo e le esportazioni fanno registrare una crescita, anche se i valori assoluti restano contenuti. La Cassa integrazione guadagni è in calo del 50%, mentre l’erosione di fatturato e margini delle Piccole e medie imprese di capitali sembra rallentare e con essi il costo del credito a breve, pur restando più alto perfino della media del Mezzogiorno. Ed ancora, torna a crescere la fruizione di prodotti culturali che rappresenta un indicatore di tendenziale miglioramento della situazione economica e di attrattività turistica (LEGGI LE POTENZIALITÁ NON SFRUTTATE DEL TURISMO CALABRESE). Seppur ancora deboli, questi segnali possono spingere a guardare al 2016 con ottimismo, anche se in maniera molto cauta».

A questo punto, però, l’ottimismo non è sufficiente, per il presidente regionale di Confindustria, infatti, occorre puntare con decisione sul sostegno della Comunita europea e «questo mese di gennaio si apre con la possibilità di dare avvio operativo alla nuova programmazione».

Mazzuca riconosce che «questa è frutto dell’attuale Giunta guidata dal presidente Oliverio (LEGGI LA NOTIZIA) ed è la prima volta che accade in Calabria che l’avvio di un nuovo ciclo di programmazione economica coincida con l’artefice politico della stessa. È di assoluta evidenza che questa circostanza carica di maggiori responsabilità Oliverio, la sua Giunta e lo staff tecnico cui spetta da subito di dare concreta operatività a quanto previsto nel disegno di programmazione fin qui ben giudicato, tanto dagli osservatori quanto da Bruxelles (LEGGI LA NOTIZIA)».

Per ripartire e consegnare al passato la crisi economica che ha messo in ginocchio la regione «sarà determinante – aggiunge ancora Mazzuca – la capacità di animazione, di coinvolgimento e di messa in rete di tutte le migliori energie e competenze presenti nel territorio perché possano diventare parte attiva e convinta dei processi da avviare in modo da generare sviluppo e crescita reale. Nella stessa misura e con rinnovata generosità, spetta alle forze sociali di rendere disponibile la naturale predisposizione allo sguardo lungo e la capacità di mobilitazione del sistema economico e produttivo, dando vita ad una rinnovata qualità di proposta che abbia ben presente il recupero dei valori etici ed il senso del bene comune».

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In conclusione per Mazzuca «sarà possibile provare a rilanciare una nuova stagione di condivisione trasparente di responsabilità ed obiettivi di crescita e di sviluppo economico e sociale», ma per farlo «servono consapevolezza di ruolo, voglia di mettersi in gioco, capacità di saper rischiare».

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