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SALDI, da domani si parte anche in Calabria. Dopo l’avvio il 2 gennaio in quattro regioni (Basilicata, Campania, Sicilia e Valle d’Aosta), dal 5 gennaio la corsa all’acquisto arriva anche nella nostra Regione e in tutte le altre Regioni italiane. Per Confcommercio il giro d’affari complessivo sarà di 5,4 miliardi. Secondo gli esperti le preferenze per gli acquisti vanno come da tradizione ai capi di abbigliamento (94,1), calzature (72,8), accessori (30,7) e biancheria intima (26,4), vediamo se anche in Calabria sarà confermata questa tendenza. In realtà nei vari negozi anche per fronteggiare la crisi sono già partiti gli sconti. però i capi in saldo devo essere per forza quelli di stagione.

Di seguito dieci consigli predisposti dal Codacons sempre buoni per cercare di fare un vero affare.

CONSERVARE SEMPRE LO SCONTRINO: Non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto. 

LE VENDITE DEVONO ESSERE REALMENTE DI FINE STAGIONE: La merce posta in vendita sotto la voce «Saldo» deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino.

NEI GIORNI CHE PRECEDONO I SALDI È BENE ANDARE NEI NEGOZI A CERCARE QUELLO CHE INTERESSA, VERIFICANDO IL PREZZO: Si può così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. 

VALUTARE LA BONTÀ DELL’ARTICOLO guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento. Pagare un prezzo alto non significa sempre comprare un prodotto di qualità.  

DIFFIDARE DEGLI SCONTI SUPERIORI AL 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un buon prezzo di saldo si dovrebbe attestare attorno a un 40% di sconto. Sconti maggiori rischiano di essere poco realistici in quanto il commerciante dovrebbe vendere sotto costo.

SERVIRSI PREFERIBILMENTE NEI NEGOZI DI FIDUCIA o acquistare merce di cui si conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.  

NEGOZI E VETRINE: Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

PROVA DEI CAPI: NON C’È L’OBBLIGO: È rimesso alla discrezionalità del negoziante. 

METODI DI PAGAMENTO: Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi senza ulteriori oneri.

FREGATURE: Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi alle associazioni dei consumatori, oppure chiamate i vigili urbani.

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