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L’allarme del Codacons per le differenze di tariffe. Calabria più cara per le Rc auto insieme a Campania e Puglia

IL confronto tra le tariffe Rc auto italiane ed europee è uno «specchietto per le allodole, volto a deviare l’attenzione dal vero problema esistente nel nostro paese sul fronte assicurativo: le abnormi e ingiustificate differenze tariffarie tra nord e sud Italia». E ad essere particolarmente vessati sono i residenti in Campania, Puglia e Calabria. A lanciare l’allarme è il Codacons, commentando la relazione annuale dell’Ania.

«Mentre si assottiglia la differenza tra i costi delle polizze italiane e costi medi dell’Rc auto nei principali paesi europei – spiega il Presidente Carlo Rienzi – continua a rimanere enorme il divario tariffario tra nord e sud Italia. Gli assicurati residenti in regioni come Campania, Puglia e Calabria proseguono ad essere “tartassati” sul fronte dell’rc auto, nonostante la diminuzione dei sinistri e delle truffe, le nuove norme sul colpo di frusta e l’installazione della scatola nera».

Per assicurare una automobile a Napoli si spende mediamente poco più di 1.000 euro, ma si possono raggiungere anche i 2.800 euro – denuncia il Codacons – In Valle D’Aosta bastano 310 euro, e circa 360 euro è il costo medio dell’rc auto in Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

«Differenze tariffarie che rappresentano una vergogna e che non trovano alcuna giustificazione nella realtà – conclude il Codacons – considerato il calo delle truffe e le norme sulle lesioni lievi che hanno determinato una riduzione dei costi in capo alle compagnie di assicurazioni».

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