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Un gruppo di giovani

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COSENZA – Sono 803 le domande presentate finora a Invitalia dai giovani imprenditori calabresi nell’ambito di “Resto al Sud”, il programma di incentivi destinato ai giovani d’età compresa tra i 18 e i 35 anni che intendono fare impresa al Sud. Rappresentano il 17 per cento delle domande totali giunte dalle regioni meridionali e di queste, presentate a sportello e verificate quindi secondo l’ordine di arrivo, Invitalia ne ha approvato al momento 286. Quasi la metà sono in provincia di Cosenza.

Il Quotidiano del Sud, nell’edizione oggi in edicola, traccia con Invitalia un primo bilancio del programma.

«“Resto al Sud” ha ottenuto un considerevole riscontro nei territori di applicazione da parte del target di utenza – commentano dall’agenzia – Il Sud è attrattivo non solo per chi intende restarci: sono numerosi i progetti presentati da giovani meridionali che vogliono vivere e lavorare al Sud trasferendosi da dove, per ragioni di studio o di lavoro, si erano spostati (prevalentemente nel nord Italia ma anche all’estero)».

Il Quotidiano racconta anche la storia di uno dei giovani imprenditori che si è visto approvare la domanda di contributo, a copertura delle spese sostenute per la sua nuova impresa. Si tratta di Nicola Campanella, 35 anni, che nella sua Trebisacce ha messo su un liquorificio artigianale dove produrre liquori per infusione a base di prodotti tipici dellìAlto Jonio cosentino. Una produzione biologica, stagionale, che seguirà i ritmi della natura e coniugherà le ricette della tradizione con i metodi di produzione moderna.

Nicola ha presentato la domanda il 16 gennaio, all’indomani dell’apertura dell’avviso pubblico, e potrebbe avviare la produzione entro l’anno. L’articolo integrale – e il punto sulle novità che la legge di Bilancio prevede per “Resto al Sud” – nel numero del Quotidiano di oggi acquistabile in edicola o nello store digitale.

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