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MILANO – I calabresi bevono in bottiglia ma il consumo da rubinetto tende a crescere. A sostenerlo è Aqua Italia (federata Anima – Confindustria) che dal 2006 commissiona biennalmente ad Istituti indipendenti di ricerca lo studio sulla propensione al consumo di acqua in Italia.

Dalla ricerca 2018, realizzata da Open Mind Research, emerge che in Calabria il 46% della popolazione italiana ha bevuto acqua del rubinetto (trattata e non) negli ultimi 12 mesi, dato in aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2016 ma che assegna loro il titolo di regioni meno virtuose d’Italia da questo punto di vista.

Tra tutti coloro che la bevono il 26% dichiara di farlo sempre o quasi sempre. I motivi che li spingono a berla sono la comodità (22,7%), seguita dai maggiori controlli rispetto all’acqua in bottiglia (18,8%).

Nel 18,7% dei casi si rileva la presenza di almeno un sistema di affinaggio dell’acqua, dato in aumento di 5 punti percentuali rispetto alla precedente indagine. Tra questi sistemi, il 6,6% è rappresentato dagli apparecchi ad osmosi inversa e il 5,6% dagli apparecchi per l’eliminazione del cloro o altre sostanze indesiderate.

Di questi il 18,3% ha dichiarato di aver sottoscritto un abbonamento di manutenzione periodica.

Inoltre, l’indagine ha messo in luce come in Calabria i cittadini siano propensi a bere acqua trattata del rubinetto fuori casa. Il 13,2% degli intervistati la beve negli esercizi commerciali e il 58,1% la berrebbe se gliela offrissero. Si è anche chiesto quanti conoscano il servizio offerto dai Chioschi dell’acqua che mettono a disposizione dei cittadini acqua potabile trattata o non trattata, refrigerata o addizionata di anidride carbonica. La usa/userebbe il 42,6% degli intervistati e il 68,7% sa se il Comune di residenza offre o meno il servizio: nel 32,4% dei casi il Comune aderisce all’iniziativa. Per la prima volta, infine, si è indagato sulla preoccupazione dei residenti nei confronti della presenza di sostanze contaminanti nell’acqua del rubinetto. Il 51,8% si è dichiarato preoccupato e il 3% si è dichiarato non preoccupato.

Cos’è Acqua Italia?

Dalla seconda metà degli anni settanta, Aqua Italia è l’associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti, prodotti chimici, accessori e componenti per il trattamento delle acque primarie (non reflue) per uso civile, industriale e per piscine.

Fa parte di Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine). Aderisce a Aqua Europa (Federazione Europea delle Associazioni per il trattamento dell’acqua) di cui è socio fondatore ed opera attivamente all’interno di numerosi comitati tecnici del CEN (Comitato Europeo di Standardizzazione) e dell’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione).

Tra i principali obiettivi associativi vi è la diffusione a tutti i livelli di tematiche relative alla qualità dell’acqua e alla conoscenza dei parametri chimico-fisici e microbiologici che la caratterizzano.  Inoltre, uno tra i più attuali obiettivi di Aqua Italia e delle aziende associate, è anche quello di lavorare per una concreta riduzione degli sprechi energetici, l’eliminazione degli inquinanti pericolosi per l’uomo e per l’ambiente e la tutela della risorsa più importante del pianeta. Per perseguirlo svolge e sostiene numerose iniziative di informazione e divulgazione della cultura dell’acqua come convegni e progetti di comunicazione a più ampio raggio dedicati sia ai player di mercato settore che al grande pubblico. 

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