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Il centrodestra cerca l’intesa sui candidati governatori da schierare alle prossime regionali. Matteo Salvini Giorgia Meloni e Antonio Tajani si sono lasciati ieri sera con la promessa che si sarebbero rivisti a breve per provare a sciogliere i nodi ancora rimasti sul tavolo, a cominciare dai casi Caldoro e Fitto. Il nuovo round, raccontano fonti parlamentari del centrodestra, dovrebbe tenersi nelle prossime ore: i leader potrebbero vedersi domani, forse nel pomeriggio. La location del summit è top secret. Come ieri, anche il nuovo vertice si terrà in maniera riservata, lontano da occhi indiscreti e fuori da Camera e Senato per sfuggire all’assalto di stampa e tv. Raccontano che la Lega stia facendo un ultimo tentativo per convincere in extremis il pm anti-camorra Catello Maresca a ripensarci e accettare di correre in Campania. Forza Italia, però, non intende mollare la presa su Stefano Caldoro, così come Fdi rivendica con forza Raffale Fitto in Puglia, forte anche degli ultimi sondaggi riservati commissionati e condivisi dalla coalizione, che danno l’at – tuale europarlamentare in vantaggio di 7 punti su Michele Emiliano. Resta da decidere anche la linea da tenere sulla partecipazione agli Stati Generali sull’economia convocati dal premier Giuseppe Conte. Al momento, raccontano, non sarebbe arrivato nessun invito formale alle opposizioni e Lega, Fdi e Fi stanno ancora valutando il da farsi. “C’è bisogno di una squadra vincente non solo di singoli. Dovremo smascherare la narrazione solo teatrale della Campania”. Così Stefano Caldoro, capo dell’opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania, indicato da Silvio Berlusconi quale candidato presidente della Regione Campania per il centrodestra, in un’intervista al “Giornale”. Secondo Caldoro, il governatore uscente Vincenzo De Luca “ha alimentato uno scontro di comodo con la Lombardia” e la Regione Campania “è ultima tra le Regioni del Sud nella gestione del Covid. Le misure in Campania sono arrivate tardi e male”. Caldoro lancia la sua sfida: “Finché affidiamo al teatrino la guida della Regione restiamo ultimi. Abbiamo tutte le carte in regola per essere competitivi: le grandi eccellenze sanitarie, una forte consapevolezza civica. Abbiamo in testa un altro modello di Campania. Alla minaccia del lanciafiamme rispondiamo con la fiducia, A una visione negativa, cupa e minacciosa si deve affermare una Campania positiva, aperta e che dia fiducia ai cittadini”. Sull’unità del centrodestra, sottolinea Caldoro, “è stato fondamentale il richiamo all’unità del presidente Silvio Berlusconi e lo ringrazio per sua fiducia”. Caldoro ringrazia “Salvini e Meloni per il riconoscimento pubblico del mio lavoro fatto nei cinque anni alla guida della Regione. Ma ora – conclude – dobbiamo partire”. “Capisco, perché legittima, la rivendicazione della Lega. Pigia sul tasto del rinnovamento: parola che a destra ha sempre trovato piena considerazione. Tuttavia, non credo che Fitto e Caldoro abbiano governato male le loro rispettive Regioni. Insomma, non possiamo dire di certo che sono vecchi, perché di fatto non lo sono”. Così Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia, in un’intervista al “Corriere del Mezzogiorno”. Sulla scelta dei candidati del centrodestra alle elezioni regionali in Campania e in Puglia, Cirielli ammette che “la situazione si è ingarbugliata, ma – aggiunge – ho fiducia in Salvini, Meloni e Berlusconi. Riusciranno a trovare la giusta sintesi. Anche perché in Campania, soltanto sei mesi fa, eravamo dati per vincenti. Oggi ripartiamo in salita e l’avversario da battere, non c’è dubbio, è De Luca”.

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