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CATANZARO – Al suono di «non faremo colonizzare la città di Catanzaro da chi vuole esportare il peggiore “modello Reggio”», si apre la convention del candidato a sindaco del centrosinistra, Salvatore Scalzo. Teatro Masciari pieno in ogni ordine di posto e addobbato con palloncini arancioni e le bandiere di tutte le sigle della coalizione per il secondo appuntamento pubblico del ventottenne aspirante primo cittadino del capoluogo di regione. In tutto nove i simboli che compaiono sul mega striscione attaccato sul palco e sullo sfondo – a far da liet motiv – la canzone di Jovanotti, “Il più grande spettacolo dopo il big bang”».

Presente lo stato maggiore del Pd e della coalizione di centrosinistra, la manifestazione si apre con uno sketch dell’attore dialettale, Enzo Colacino, e della sua compagnia, poi su il sipario sulla politica. «Vogliamo iniziare da Catanzaro una battaglia per riconquistare la Calabria», sostiene dal palco il commissario regionale del Pd, Alfredo D’Attorre, impegnato in prima persona a fianco di Scalzo.

Scalzo, dal canto suo, racconta la Catanzaro che ha in mente. Parla di ambiente, trasporti, lavoro, mobilità, e poi d’obbligo l’affondo sul diretto avversario, il candidato del Pdl l’ex sindaco Sergio Abramo: «Dopo quello che è accaduto – tuona Scalzo – Abramo deve dimettersi dalla Sorical. Lui che è stato voluto dai vertici della Regione perchè Scopelliti cerca di esportare a Catanzaro la peggiore Reggio di sempre». Si alternano al microfono, poi, tutti i rappresentanti delle liste in campo: Enzo Tromba per Idv, Raffaele Miceli per “Primavera Catanzaro”, Massimiliano Cassandra per Sel, Piero Mascaro per Fds, Fabio Guerriero per il Psi, Salvatore Fulciniti per “Il bene in comune”, e infine Roberta Giuditta per i Verdi ecologisti.

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