X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

 

LAMEZIA TERME (CZ) – «I congressi del Pd si faranno dopo le amministrative e dovranno osservare le regole previste dallo Statuto nazionale che sono prevalenti e regolano in maniera dettagliata lo svolgimento delle assisi provinciali e regionale e, quindi, si applicano quelle». È la linea che il commissario regionale del Pd, Alfredo D’Attorre, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Lamezia Terme, ha indicato per il rilancio del partito in Calabria. 

IL CALENDARIO DELLE ASSEMBLEE – In giornata è stata poi fissata anche la data del congresso regionale: sarà celebrato il 24 giugno e si svolgerà con il meccanismo delle primarie, così come stabilito dallo Statuto del partito.   La decisione è stata presa a conclusione di un incontro che il commissario regionale ha avuto con i dirigenti del partito. Dopo il congresso regionale si svolgeranno i congressi provinciali e quelli di circolo. L’obiettivo è di completare l’intera fase congressuale prima della pausa estiva.   «Abbiamo stabilito di fare prima il congresso regionale – ha detto D’Attorre – per dare un segnale forte di unità e di ripresa dell’attività del partito in Calabria e conferire un mandato forte al gruppo dirigente regionale e poi subito dopo celebrare i congressi di circolo e provinciali. Questo per fare in modo che tutti i livelli del partito, circoli e federazioni provinciali e regionale, abbiano una loro guida legittimata ed autonoma già dell’estate. Lavoriamo dunque intensamente per raggiungere l’obiettivo di un percorso unitario e condiviso che ci porti alla celebrazione dei congressi all’insegna delle tre parole d’ordine su cui abbiamo insistito in queste settimane: unità, rinnovamento ed autonomia del partito calabrese. E questo per metterci al servizio di una riscossa civile della Calabria cui abbiamo fatto riferimento sin dall’inizio del nostro mandato». 

I VETI E IL RICHIAMO ALLO STATUTO – Nel corso della conferenza stampa che si è svolta in mattinata a Lamezia, rispondendo ad una domanda sui possibili veti per concorrere alla segreteria, D’Attorre ha detto: «Non si tratta di veti. C’è lo Statuto nazionale che va applicato e poi c’è la politica che con intelligenza e buon senso consente di gestire i processi. Quindi le due cose devono camminare insieme: le regole, che sono una garanzia per tutti, e la politica, il buon senso, la solidarietà, che è la regola base in un partito che consente poi di avere una gestione politica dei processi».   Sulla possibilità della candidatura a segretario regionale di Mario Oliverio, D’Attorre ha risposto: «Fino al 20 maggio noi siamo impegnati per le amministrative, per la battaglia nei Comuni, per Catanzaro. Nel frattempo avvieremo la macchina organizzativa dei congressi. Di candidati si parlerà dopo il 20 maggio. D’altra parte la scadenza per la presentazione delle candidature sarà dopo il 20 maggio e quindi ci sarà tutto il tempo per affrontare questa discussione. Al momento tutti siamo impegnati nella battaglia per le amministrative ed io, da parte mia, garantirò le condizioni organizzative affinchè subito dopo le amministrative la macchina dei congressi possa partire». 

 Il Pd calabrese è commissariato dal giugno del 2010. Commissario fu nominato il senatore Adriano Musi al quale, nel febbraio scorso, è subentrato Alfredo D’Attorre.   

 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE