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I CINQUE grandi centri della Calabria sembrano andare in controtendenza rispetto al resto del Paese, con il centrodestra in grande evidenza. A partire da Catanzaro, dove Sergio Abramo viaggia sul filo del 50% e potrebbe aggiudicarsi il successo anche al primo turno. In bilico è stata a lungo Palmi, con Giovanni Barone che ha visto sfumare il trionfo per appena 15 voti: ora andrà a sfidare Salvatore Boemi. Sfida supplementare anche a Paola: il candidato di centrodestra Basilio Ferrari, dopo che a lungo sembrava poter evitare il ballottaggio dovrà affrontare Carlo Gravina, sostenuto tra gli altri da Pd, Psi, Sel e Idv.

Sarà ballottaggio a Cassano e Castrovillari, ma in quest’ultimo caso resterà fuori proprio il candidato di centrodestra.

 

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SFIDA IN BILICO NEL CAPOLUOGO – Catanzaro conferma le previsioni iniziali che volevano Sergio Abramo in vantaggio rispetto a Salvatore Scalzo. La novità, anche rispetto alle ultime amministrative che risalgono allo scorso anno, è che il centrodestra non “vola” più come era successo con Michele Traversa. L’evoluzione dello scrutinio, però sembra portare ossigeno in casa di Abramo, visto che il dato lievita fino a raggiungere il 50% quando lo scrutinio delle schede è circa a metà. Un dato che, al momento, porterebbe i due contendenti principali al turno di ballottaggio, ma il gioco è su poche decine di voti. La partita, però, è ancora aperta e molto dipende anche dal ruolo che potrà giocare Giuseppe Celi. Con poche migliaia di schede scrutinate il candidato sindaco del Terzo Polo resta fermo tra il 5 e il 6 per cento. Un dato non entusiasmante se si considera che l’Udc, da solo, si assestava intorno a queste percentuali e Celi può contare su altre quattro liste.

L’andamento dello scrutinio, in ogni caso, non permette di fare previsioni e la sfida del capoluogo di regione si fa sempre più al cardiopalma. In serata è previsto un appuntamento nel palazzo comunale per alcuni collegamenti televisivi con le testate nazionali, e lì sarà possibile conoscere l’analisi del voto dei candidati davanti a dati più concreti. In alcune sezioni, tra l’altro, le operazioni procedono con grande lentezza, mentre si registra in molti casi un alto numero di schede contestate, soprattutto per i voti di prefenza ai consiglieri comunali, per i quali è impossibile fare previsioni o fornire dati certi.

I PRIMI COMMENTI – Intanto si registrano i primi commenti dei candidati alla carica di sindaco. Per Sergio Abramo, sul risultato «hanno sicuramente influito le dimissioni di Michele Traversa e la rottura con l’Udc. In ogni caso ci aspettavamo di essere poco sopra il 50% e ci siamo vicini».   Abramo ha anche sottolineato come, dai primi dati, a Catanzaro si registra la tenuta del Pdl, in controtendenza con resto d’Italia dove è in calo.   Il candidato del Terzo polo, Pino Celi, che potrebbe essere l’ago della bilancia in caso di ballottaggio, al riguardo ha detto di non porsi il problema adesso. «Aspettiamo che lo spoglio sia ultimato – ha aggiunto – e da domani si vedrà».   Salvatore Scalzo, candidato del centrosinistra, dal canto suo ha posto l’accento sul risultato che emerge e che lo vede intorno al 44% rispetto alle comunali dello scorso anno, quando ottenne il 33%. «Al momento non mi sento di dire molto – ha detto Scalzo – e verificheremo alla fine, ma posso dire che c’è un’ottima performance della coalizione che ha raccolto forza in città. Se andremo al ballottaggio si riaprirà il confronto in città e avremo grandissime possibilità di vincere». 

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LE TENDENZE NEI COMUNI MAGGIORI – Palmi si è conclusa con il candidato di centrodestra, Barone, che ha mancato per un soffio la vittoria al primo turno. Staccato l’ex magistrato Salvatore Boemi, che si è attestato al 22,78%. Ancora più indietro gli altri: Trentinella (20,15%) e Morgante (7,24%).
A Cassano si è invece delineato un ballottaggio tra il candidato di centrodestra, Lione, e quello di centrosinistra Papasso. Il primo si è attestato attorno al 44%, mentre Papasso è al 38%. Staccati gli altri: Cimino 6%, Garofalo 5%, Iacobini 7%. Sempre in base alle proiezioni sembra delinearsi anche una maggioranza di centrodestra in consiglio comunale.
A Paola in grande vantaggio, con il 48,85%, l’esponente del centrodestra Basilio Ferrari, per il quale è sfumata però l’affermazione al primo turno: fra 15 giorni se la dovrà vedere con Carlo Gravina, che partirà dal 33,96%. 
In controtendenza rispetto al quadro positivo per il centrodestra c’è invece Castrovillari dove Lo Polito è al 44,15%; Laghi al 35,08%. Resta fuori dal ballottaggio quindi Rosa, fermo al 18,83%. Ventura di Forza Nuova chiude infine all’1,92%. 

 

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