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CATANZARO – Sono state sospese alle 20 della seconda giornata le operazioni di verifica dei voti delle sezioni 85 e 86, ancora sospese, per le elezioni comunali di Catanzaro. Una nuova sospensione con rinvio a domani alle 15 per completare la verifica dei voti in una vicenda che ogni ora assume sempre più i tratti del paradossale e dell’incredibile. Il presidente della Commissione elettorale, il giudice Domenico Commodaro, ha solo fatto sapere che sono necessarie ulteriori verifiche. Ma il clima sta divenendo ormai incandescente e le polemiche tra le parti sempre più velenose. Domani, si spera, il momento della verità che potrà mettere fine a questo scrutinio praticamente infinito. 

ORE 20,00 – La commissione chiude la giornata e rinvia tutto a domani alle ore 15. Catanzaro ancora è senza esito elettorale. Una battura all’uscita del giudice Commodaro: «Necessario procedere ad ulteriori verifiche sulle procedure seguite».

ORE 19,34 – Il Governo riferisca al Parlamento sullo spoglio delle elezioni amministrative a Catanzaro, che dura ormai da due giorni: lo hanno chiesto a fine seduta nell’Aula della Camera diversi deputati calabresi del Pd e del Pdl.

ORE 18,41 – Si conferma l’esistenza di almeno una scheda in più rispetto al numero dei votanti, inoltre, sono state rinvenute tre schede votate ma non vidimate i cui voti sarebbero da ricondurre a candidati in appoggio a Scalzo.

ORE 18,39 – «Fin dall’inizio della campagna elettorale gli esponenti del centrosinistra hanno tentato di avvelenare il clima politico, parlando con accanimento continuo di diffuse illegalità, del rischio di brogli, di ogni sorta di condizionamento del voto. Adesso la misura è colma, e non possiamo più accettare che le decisioni del popolo sovrano vengano inficiate da comportamenti irresponsabili e di basso profilo da parte di chi si è proposto come guida per la città capoluogo di regione». È quanto si legge in un documento della coalizione di centrodestra. «Comportamenti – si evidenzia – che stanno gravemente danneggiando l’immagine della città, finita alla ribalta della stampa nazionale per polemiche destinate a sgonfiarsi come bolle di sapone». La coalizione di centrodestra chiede «il rispetto della volontà democraticamente espressa dai cittadini, che gli hanno tributato la maggioranza con il 56,5 per cento dei voti validi, e attende con fiducia l’ultimazione delle verifiche sulle sezioni in cui non sono state concluse le operazioni di spoglio. È importante ricordare, peraltro, che le operazioni di spoglio sono state effettuate non da militanti di partito, ma da presidenti nominati dalla Corte di Appello e da scrutatori scelti con il metodo del sorteggio, come deciso dal commissario prefettizio, e quindi non certo riferibili a indicazioni di tipo partitico o clientelare. Siamo stati favorevoli alla verifica delle schede relative alle tre sezioni all’esame della Commissione elettorale, che a garanzia della massima trasparenza e competenza è presieduta da un magistrato, e che tra poche ore farà finalmente chiarezza sulla vittoria di Sergio Abramo, come emerge dai dati in nostro possesso e come è stato già confermato dai riscontri sul primo seggio. Una volta chiusi i lavori della Commissione, – si legge – Sergio Abramo dovrà essere immediatamente proclamato sindaco di Catanzaro: è un preciso dovere nei confronti della città e un atto di rispetto nei confronti della cittadinanza tutta, che ha espresso il proprio voto in maniera libera da condizionamenti».

ORE 17,50 – «Di fronte alla conferma di evidenti anomalie nello svolgimento del procedimento elettorale in diversi seggi di Catanzaro, è bene che le diverse forze politiche si confrontino con la realtà dei fatti e si impegnino a favorire una via d’uscita da una situazione che, oltre a procurare una pesante danno all’immagine della città, rischia di far partire nel modo peggiore la nuova consiliatura comunale. Noi restiamo convinti che la via più limpida per scegliere il futuro Sindaco del capoluogo sarebbe il ballottaggio del 20 e 21 maggio». Lo afferma Alfredo D’Attorre, commissario regionale del Pd in Calabria. «Dovrebbe essere interesse di tutti – anzitutto di chi pensa di rappresentare la maggioranza degli elettori – che il nuovo Consiglio comunale e il nuovo Sindaco si insedino dopo che siano state dissipate le ombre più gravi sulla regolarità del voto. Se davvero si tiene alla reputazione di Catanzaro e si ha fiducia nel libero pronunciamento dei suoi cittadini, questa soluzione dovrebbe essere auspicata da tutti».

ORE 17,20 – Le procedure di scrutinio sono in corso ma procedono lentamente, si prevede la necessità di attendere almeno un paio d’ore prima di avere il risultato finale.

ORE 16,43 – E’ stata convocata per le ore 17,30 di oggi, nella sede del Pdl di Catanzaro, sul corso Mazzini, una conferenza stampa con i rappresentanti della coalizione del centrodestra. Al centro dell’iniziativa, la situazione della città, dopo il voto del 6-7 maggio e le polemiche che ne sono scaturite. 

ORE 16,07 – «L’iscrizione nel registro degli indagati era un atto necessario in relazione all’attività svolta dalla Digos». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo che non ha voluto aggiungere altro, ma secondo quanto si è appreso, il candidato, poi risultato eletto ed un’altra persona, forse due, sono stati controllati vicini ad un seggio durante le operazioni di voto e trovati in possesso di materiale propagandistico e di una certa somma di denaro

ORE 15,00 – La commissione elettorale ha verificato che dall’esame dei verbali del seggio n. 85 risulta la presenza di una scheda in più rispetto al numero dei votanti. Appurata la situazione la commissione ha iniziato lo spoglio scheda per scheda per il riconteggio delle preferenze e controllare in tal modo se si è trattato di un errore materiale di conteggio oppure se effettivamente esiste una scheda in più, nel qual caso l’anomalia sarebbe evidente.

ORE 13,45 – Sono due gli indagati nell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro su presunti episodi di compravendita dei voti per le elezioni comunali. Uno dei due è un consigliere comunale che risulta eletto, in base ai voti fin qui scrutinati, in una lista che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Sergio Abramo, del centrodestra. L’inchiesta è nata sulla base di un’informativa della Digos. Secondo quanto si è appreso gli investigatori avrebbero notato due persone, già note alle forze dell’ordine per reati connessi alla droga, che all’esterno dei seggi nel rione Siano avrebbero messo in atto operazioni di compravendita di voti in favore del candidato al Consiglio comunale che poi è stato eletto.

ORE 13,30 – «Quella che stiamo affrontando è una questione centrale per la tenuta democratica della città. Rispetto i tempi della giustizia, ma mi auguro che si faccia chiarezza in fretta». Lo ha detto Salvatore Scalzo lasciando il palazzo di giustizia dove era stato convocato dai magistrati sulle presunte irregolarità del voto. Secondo il candidato sindaco, «l’episodio della scheda in più rispetto al numero dei votanti è il tipico trucco con cui si possono falsare quattro-cinquecento voti. Ci preoccupano anche le voci dell’indagine sulla compravendita di voti che, è bene dirlo, riguardano le stesse persone coinvolte nella vicenda delle schede fotografate che si è verificata alle comunali dello scorso anno».

ORE 13,25 – Scalzo ha terminato il suo incontro in Procura. E’ stato convocato dai magistrati dopo le sue denunce per possibili irregolarità sul voto.

ORE 13,10 – Il candidato sindaco Salvatore Scalzo è in Procura a Catanzaro dove avrebbe incontrato il pm Gerardo Dominijanni, titolare delle indagini sulla presunta compravendita di voti che interesserebbe un candidato al Consiglio comunale e almeno un suo sostenitore. 

ORE 12,40 – I deputati calabresi Doris Lo Moro, Rosa Villecco Calipari, Maria Grazia Laganà Fortugno,  Franco Laratta, Marco Minniti, Cesare Marini, Angela Napoli,  Nicodemo Oliverio e Mario Tassone hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno sulle elezioni amministrative di Catanzaro chiedendo la ripetizione del voto nei seggi contestati.   

ORE 12,15 – L’attesa comincia a sentirsi davanti la sede della Prima Circoscrizione dove sono in corso le operazioni di verifica delle sezioni ancora mancanti. Davanti alla struttura, completamente transennata, sono presenti una trentina di sostenitori di entrambi gli schieramenti, ma anche alcuni candidati al Consiglio comunale che attendono di avere notizie sul dato elettorale. Incerti ancora i tempi necessari per conoscere i risultati.

ORE 12,05 – La Commissione ha avviato i controlli delle schede nella sezione 85. Secondo le informazioni trapelate, sarebbe il seggio con problematiche maggiori e ci sarebbero anche verbali incompleti. 

ORE 12,00 – Completate le operazioni di verifica della sezione 86, non ci sarebbero particolari differenze rispetto ai dati di partenza. 

ORE 11,35 – Secondo quanto trapela, la verifica della Commissione non entrerà nel merito di tutti i ricorsi presentati o in via di definizione da parte della coalizione di centrosinistra che sostiene Salvatore Scalzo. Per molti di questi casi, infatti, si seguirà il normale iter previsto, che vuole la proposta di ricorso davanti alla giustizia amministrativa. 

ORE 11,15 – La Commissione ha deciso, secondo quanto trapela, di verificare la sezione 86 e spostare la sezione 85 nel pomeriggio o, al massimo, domani. Dalla verifica sarebbero stati assegnati due voti ciascuno ad Abramo e Scalzo. Si tratterebbe di voti non precedentemente assegnati perché contestati e per i quali la Commissione ha deciso di procedere perché regolari. 

Questa la sequenza cronologica con cui si sono evoluti i fatti a Catanzaro nella giornata di MARTEDI’ 8 MAGGIO:

E’ stata una giornata senza sosta. Con continui capovolgimenti di fronte e notizie pronte a rincorrersi una dietro l’altra. Vittorie annunciate senza l’ufficialità dei dati, minacce di ricorsi, prese di posizione che hanno coinvolto anche i livelli nazionali dei partiti. In questo contesto, nel pomeriggio, è iniziato il lavoro della Commissione elettorale che dovrà verificare lo scrutinio nelle sezioni 84, 85 e 86. Un lavoro complesso, che si è svolto negli uffici della Prima circoscrizione di Catanzaro, e non in tribunale come si era appreso in un primo momento

ORE 19,40 – Appena terminate in tribunale le operazioni di verifica delle schede che hanno riguardato solo la sezione numero 84: le schede sono state contate e ricontate. Alla fine il risultato del secondo conteggio ha confermato quanto emerso già oggi pomeriggio: i voti per Abramo sono due in più di quanto emerso durante i calcoli di questa notte. Restano aperte le questioni relative ai seggi 85 e 86. I lavori della commissione si aggiornano a domattina alle 9.

ORE 19,00 – Procedono a rilento le operazioni di verifica da parte della Commissione elettorale. Al momento non è dato sapere su cosa si stia concentrando la Commissione, dal momento che l’accesso resta chiuso ai giornalisti e nessuno sta uscendo dalla stanza in cui sono in corso le operazioni. Sembra comunque profilarsi un rallentamento nelle verifiche che, inizialmente, apparivano più veloci. 

ORE 18,35 – «Confido che, dopo le doverose verifiche, il candidato del Pdl a Catanzaro Sergio Abramo sarà il quarto sindaco in Italia eletto al primo turno». Lo ha detto in una nota la deputata del Pdl, Lella Golfo. 

ORE 18,25 – «Gli accadimenti relativi alle operazioni elettorali ed allo scrutinio in tre sezioni di Catanzaro generano turbamento ed impongono le necessarie verifiche da parte degli organi competenti, affinché non sorgano dubbi sulla regolarità del risultato finale». Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Sandro Principe, secondo il quale «Di grande rilievo è il buon risultato del centrosinistra nella città capoluogo di regione, grazie alle capacità di trascinamento dell’ottimo Salvatore Scalzo, giovane ed appassionato esponente del nostro partito, che ha determinato un forte arretramento del Pdl e del centrodestra». 

ORE 18,20 – I rappresentanti di lista del centrosinistra, che stanno partecipando alle operazioni di verifica dei voti della Commissione elettorale, hanno annunciato durante una pausa dei lavori di avere presentato i ricorsi necessari alla stessa commissione che sta ora procedendo ai controlli sulla sezione 85.

ORE 18,15 – «Occorre promuovere un’adeguata formazione dei presidenti di seggio, e di questo mi occuperò anche nella mia qualità di componente del Consiglio comunale». Lo ha detto Salvatore Scalzo, a margine della conferenza stampa che il Pd ha tenuto a Catanzaro.

ORE 18,10 – «C’è il sospetto che in alcuni seggi i rappresentanti di lista regolarmente nominati non si siano presentati e al loro posto sono arrivate sostituzioni pilotate». Lo ha detto il candidato sindaco del centrosinistra, Salvatore Scalzo, a margine della conferenza stampa che ha tenuto a Catanzaro e che si è conclusa da poco.

ORE 18,05 – «Dopo questo risultato, credo che nell’Udc di Catanzaro nulla sarà più come prima». Lo ha detto il segretario provinciale dell’Udc, Salvatore Mazzotta, il quale ha aggiunto: «Ringrazio tutti i candidati per la loro generosa partecipazione e disponibilità, faccio un grosso in bocca al lupo all’amico Roberto Rizza, ed ammetto che il risultato del partito nel suo insieme è stato, purtroppo, assai modesto, per cui sarà necessario avviare a breve, con gli organi cittadini del partito, un’attenta ed approfondita valutazione.E’ giunto il momento di fare un’analisi seria, serena ed intelligente per comprendere le ragioni di questo significativo passo indietro ed avviare una concreta azione di rilancio del nostro partito».

ORE 17,55 – I parlamentari del Pd Nicodemo Oliverio e Franco Laratta hanno chiesto «un intervento netto e chiaro del Ministero degli Interni affinchè venga rispettare la volontà degli elettori. Non deve rimanere alcun dubbio sulla correttezza e la trasparenza dei risultati finali. Chiediamo al governo di rassicurare gli elettori e i cittadini di Catanzaro».

ORE 17,50 – Scalzo in conferenza stampa: «Chiederemo il riconteggio di tutti i seggi». D’Attorre: «Abramo ha fretta di festeggiare quasi come se temesse il ballottaggio che sarebbe invece un momento importante per la città».

ORE 17,45 – Secondo quanto trapela dal lavoro della Commissione, nella sezione 86 il centrosinistra avrebbe evidenziato alcune difformità sui voti espressi nei confronti dei consiglieri. 

ORE 17,40 – La Commissione ha avviato la verifica della sezione 85. In questo caso i rappresentanti del centrosinistra contestano la presenza di una scheda in più rispetto al numero de votanti e la mancata verbalizzazione dei risultati entro 12 ore, per come previsto dalla legge in materia. 

ORE 17,30 – Completate le operazioni di verifica della sezione 84. Secondo quanto è trapelato sarebbero confermati i dati noti con piccole variazioni. Abramo avrebbe ottenuto 449 voti (contro i 447 già noti) Scalzo 323. I dati non sono ufficiali. Il questore abbandona il tribunale

 

ORE 17,20 – In conferenza stampa interviene Salvatore Scalzo: ringrazia gli elettori e i candidati. Parla di «un ottimo risultato per il centrosinistra». E annuncia: «Sarà fatto un dossier in cui saranno raccolte le segnalazioni di persone che risultava avessero già votato e invece non erano ancora andate al seggio».


ORE 17,10 – Il candidato di centrosinistra Salvatore Scalzo sta tenendo una conferenza stampa insieme al commissario regionale del Pd, Alfredo D’Attorre. Per il commissario D’Attorre, «nessuno si deve arrogare il diritto di proclamare il sindaco. Vogliamo fare luce e fare rispettare le regole, considerato che al momento non abbiamo certezze sull’esito del voto». L’invito espresso da D’Attorre nel corso della conferenza stampa, è quello di “mantenere un atteggiamento di compostezza e rigore».

ORE 17,00 – Nel palazzo di giustizia, dove sono in corso le operazioni di verifica, è arrivato anche il questore Vincenzo Roca che sta assistendo al lavoro della commissione.

ORE 16,45 – E’ ripresa nell’ufficio della commissione elettorale che si trova in tribunale, sotto la presidenza del giudice Domenico Commodaro, l’operazione di una delle tre sezioni contestate, dovrebbe essere stata avviata la numero 84, che ha raccolto i voti degli elettori di Catanzaro Lido. Sempre nella stessa zona si trovavano le altre due sezioni contestate, la numero 85 e la 86. Nell’aula del palazzo di giustizia sono chiusi il presidente Commodaro, i sei componenti della commissione, nominati dal tribunale, e i rappresentati di lista, oltre alle forze dell’ordine. Momenti di tensione si sono registrati per le operazioni di avvio. I rappresentanti di lista autorizzati ad entrare, infatti, sono quelli indicati al momento della presentazione delle liste e destinati proprio in caso di controversie che chiamano in causa la Commissione. Il problema si è registrato dal momento che il centrodestra ha un solo rappresentante, quello del Pdl, mentre il centrosinistra è al completo. Dopo qualche parola tra i vari esponenti politici, il lavoro è stato iniziato. 

Secondo quanto è trapelato, la Commissione ha dato il via al riconteggio della sezione 84. Nella sezione 85, invece, ci sarebbe un dato non univoco, dal momento che risulterebbe una scheda in più di quanti sono stati gli elettori. Per il resto, i dubbi riguardano alcune decine di schede contestate o nulle. 

(Hanno collaborato Alessia Burdino e Antonio Liotta)

 

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