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CATANZARO – Un numero di schede votate e scrutinate, 886, superiore al numero dei votanti (884), un numero di voti validi di lista (823) inferiore a quello dei voti validi attribuiti ai candidati al Consiglio comunale (828) e anche al numero dei voti validi attribuiti ai candidati a sindaco (877). 

Sono alcune delle anomalie riscontrate nella sezione n. 85 (come già emerso nei giorni scorsi) e messe nero su bianco dall’Ufficio centrale elettorale, presieduto dal giudice Domenico Commodaro, nel verbale di completamento delle operazioni di voto (interrotte la notte di lunedì 7 maggio) e finito di stilare nella tarda serata di giovedì, dopo due giorni di verifiche nella sede della prima circoscrizione di Pontegrande. 

Non è tutto. Nel documento si evidenzia che «nel corso del conteggio delle schede complessivamente pervenute sono state rilevate tre schede prive della prescritta firma da parte di uno dei componenti del seggio ma timbrate». Si tratta delle 3 schede non vidimate ma regolarmente “votate” di cui già si era parlato e che concorrono a gettare un’ombra sul corretto svolgimento delle votazioni nella sezione del quartiere Lido.

Dal controllo formale delle liste elettorali della sezione 85 e dal raffronto con l’annotazione del numero delle tessere elettorali, inoltre, è emerso che i votanti sono stati 884 ma che alcuni di essi (19 maschi e 10 femmine) sono stati registrati due volte nel registro delle tessere elettorali. «Più precisamente – si legge nel verbale – è stata rinvenuta una doppia iscrizione del numero identificativo dell’elettore e, in corrispondenza di tale numero, quello della tessera elettorale esibita, numero che, in alcuni casi, risulta lo stesso per entrambe le annotazioni, in altri casi, invece, risulta diverso, ossia risultano annotati due diversi numeri di tessera elettorale in relazione al medesimo elettore».

Tra le schede pervenute, infine, ne risultano 37, «separatamente fascicolate, accompagnate da un foglietto sul quale l’ufficio di sezione ha segnalato trattarsi di schede “prima conteste, poi confermate”, con voto “al sindaco dato ma non dato alla lista in alcuni casi”». Tuttavia, non essendoci traccia a verbale di queste schede contestate, non è possibile individuare quelle contenenti un voto “non dato a una lista in alcuni casi” né conoscere i motivi della non attribuzione del voto medesimo. 

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