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CATANZARO – Sergio Abramo presenta la sua giunta e dice stop alle polemiche. Il caos scoppiato nel Pdl, all’indomani della formazione della squadra di governo, non scompone il sindaco. Anzi.  Memore delle parole del segretario Alfano (“anteponi l’interesse della città a quello del partito”), il primo cittadino  schiera i suoi uomini con orgoglio ed una non celata soddisfazione. La squadra è, infatti, una “giunta di qualità” composta al 50 per cento da donne, e in buona parte da tecnici. A parte il vicesindaco Esposito, che ha la delega alla Cultura, Abramo potrà contare  sul sostegno di Stefania Logiudice all’Urbanistica, Patrizia Carrozza alla Pubblica istruzione, Massimo Lomonaco al Traffico e Personale, Domenico Concolino a Turismo e Sport, Caterina Salerno per le Politiche sociali, Filippo Mancuso al Bilancio, Rosanna Rizzuto per Servizi anagrafici e politiche sanitarie, Vincenzo Belmonte alle Attività economiche e lavori pubblici. Abramo trattiene per sè alcune deleghe come il coordinamento delle Partecipate, Rapporti istituzionali con l’Università, Polizia municipale e Protezione civile, Ambiente e il Verde, l’Area metropolitana, l’Ufficio stampa e la Comunicazione. 

Sebbene non ci sia alcun assessore espressione diretta del Pdl, visto che nessuno è stato pescato nella lista ammiraglia o è riconducibile ad essa, in realtà “lo sono tutti” e fanno riferimento alle liste satellite – da Catanzaro da Vivere a Per Catanzaro, a Catanzaro per Abramo fino alla Lista Scopelliti: tutte espressioni del partito di Berlusconi. Il sindaco ci tiene a precisarlo. “Dare alla dignità alla politica – sostiene – è importante, ma rispondere all’interesse della città lo è ancora di più. I cittadini non vogliono più sentir parlare di politica. Vogliono delle risposte”. I problemi sono tanti. Abramo li elenca uno ad uno. Ma annuncia anche soluzioni già in cantiere. Non saranno aumentate le tasse, saranno intercettate agevolazioni per l’Imu, sarà redatto un Piano regolatore intercomunale. Ed ancora, sarà risolta l’emergenza rifiuti, si studierà un sistema ad hoc che includa i privati. Resta, ovviamente, la nota dolente: le società municipalizzate. Dopo la chiusura dell’Ambiente e Servizi, saranno passati al setaccio i conti delle altre aziende: Amc e Catanzaro Servizi. Senza dimenticare il parco Romani e l’Ente fiera. Ma se nel primo caso si penserà a come aprire, in tempi brevi, il centro commerciale di Catanzaro Sala, nel secondo si aspetterà pazientemente il verdetto della magistratura. Solamente a iter giudiziario completato, il Comune si interesserà all’istituzione del Centro espositivo.

 

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