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CATANZARO – «Mi candido alla segreteria regionale del Pd ma sono disponibile a fare un passo indietro, se anche gli altri candidati lo faranno, per lavorare tutti assieme all’individuazione di un candidato che non abbia ambizioni elettorali e che sia disponibile ad agire per superare l’attuale fase di disagio che si vive nel partito». Lo ha detto Mario Muzzì che oggi a Catanzaro ha presentato la propria candidatura alla segreteria regionale del Pd.   «In un momento in cui è mutato il contesto di riferimento anche a livello nazionale dopo i risultati delle ultime elezioni con il fenomeno Grillo che si è imposto nel dopo Berlusconi – ha aggiunto Muzzì – la mia proposta di candidatura alla segreteria regionale del Pd parte dal fatto che c’è bisogno di un segretario che lavori 48 ore al giorno e che metta in campo una task force di politici e tecnici in grado di delineare un progetto capace di riportare il partito alla normalità. Perchè accada questo c’è bisogno che si superi la fase attuale condizionata dalle elezioni e dalla legge elettorale».   «Al segretario nazionale Pier Luigi Bersani – ha proseguito Muzzi – di non impicciarsi delle vicende locali così come non capisco questo andirivieni da Roma e tutti questi caminetti. La mia è una candidatura fuori dagli schemi tradizionali e che anzi si propone di romperli. Una candidatura motivata dall’amore per il partito, da una grande disponibilità e che punta di lavorare per renderlo sempre più trasparente. Tra l’altro, sono l’unico che, al momento, ha i titoli per avanzare una candidatura alla segreteria regionale proprio perchè a Caposuvero, dove sono iniziati i problemi per il Pd, da solo ho votato contro quell’accordo. Tutti gli altri possono parlare quanto vogliono ma il solo che ha espresso la sua posizione contraria sono stato io». 

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