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CATANZARO – Non c’è pace a Catanzaro. A quasi trenta giorni dalle elezioni comunali, il capoluogo continua a vivere in una dimensione quasi surreale. Il caos scoppiato all’interno del Pdl, all’indomani della formazione della giunta e delle prime nomine di sottogoverno, le indagini sulla presunta compravendita di voti e, l’ipotesi di un possibile riconteggio che penalizzerebbe l’Udc e terrebbe fuori Roberto Rizza dall’aula rossa di palazzo de Nobili, rendono quasi secondaria la notizia della proclamazione degli eletti, prevista per domani. Ma andiamo con ordine. I malumori interni al centrodestra sono legati, principalmente, alla scelta del sindaco Abramo di nominare il fedelissimo, Marco Correggia, nel managment dell’Azienda per la mobilità cittadina. L’indicazione e, soprattutto, la presa di posizione del professionista nei confronti di quanti hanno contestato l’ipotesi di una sua nomina sono la causa del vortice di polemiche culminate nell’exploit del coordinatore provinciale del Pdl, Wanda Ferro.  

Il numero uno del partito non le ha mandate a dire e al sindaco e al delfino ha, chiaramente, detto di “non imputare responsabilità al Pdl che ha fatto da spettatore alla costruzione di un edificio (la giunta) la cui stabilità dipenderà esclusivamente da chi lo ha costruito”. E non ci è andato leggero neanche l’assessore regionale, Mimmo Tallini. Cosi, come, non ha usato i guanti bianchi il votatissimo consigliere provinciale e comunale, Sergio Costanzo. Insomma, un caos senza precedenti. 

A cui si aggiunge la notizia che una sessantina di elettori saranno sentiti in qualità di persone informate sui fatti dagli agenti della Digos di Catanzaro nell’inchiesta della Procura su una presunta compravendita di voti in occasione delle elezioni comunali del maggio scorso. I nomi degli elettori erano scritti su una lista sequestrata ad uno dei tre indagati nell’inchiesta. Sulla lista era riportato il nome della famiglia con un numero che, secondo gli inquirenti, avrebbe rappresentato il numero di voti che poteva essere dato al candidato consigliere. Quell’elenco è stato sequestrato insieme ad un normografo, a del materiale pubblicitario elettorale e ad una somma di denaro. Le persone indicate sulla lista ora saranno sentite per accertare se sono state contattate dagli indagati e se hanno ricevuto proposte di denaro in cambio del voto di preferenza per qualche candidato. Intanto il sostituto procuratore della Repubblica, Gerardo Dominijanni, prima di visionare le schede votate sequestrate, è in attesa del ricorso al Tar della Calabria annunciato dal centrosinistra sulle presunte anomalie nelle operazioni di voto. La Procura di Catanzaro, infatti, intende visionare con i magistrati del Tar le schede in modo da verificare se ci sono state anomalie durante il voto. Al vaglio della Procura c’è l’ipotesi dell’utilizzo di una “scheda ballerina” utilizzata nella presunta compravendita dei voti. Gli inquirenti stanno valutando anche l’esistenza di un “nucleo” di persone che avrebbe organizzato nel dettaglio la compravendita dei voti in favore di alcuni candidati al consiglio comunale. Tutto questo, mentre domani, i trentadue eletti saranno proclamati consiglieri comunali. Ieri mattina, già a mezzogiorno, la commissione centrale aveva concluso le operazioni di verifica. Adesso gli atti saranno trasmessi al segretario generale del Comune, Sergio Pietramala, che ufficializzerà i nomi dei nuovi inquilini di palazzo de Nobili. E tra di essi pare che non ci sarà il giovane Roberto Rizza. Figlio dell’ex vicesindaco, Valerio – nella seconda legislatura Abramo – il centrista pare, infatti, aver perso il seggio. Stando alle prime indiscrezioni, dai conteggi e dalle verifiche della commissione, la maggioranza arriverebbe in aula con venti consiglieri, contro i 12 della minoranza. La distribuzione terrebbe conto di una percentuale del 19,2 a favore della maggioranza. Con un’approssimazione per eccesso il dato porterebbe, dunque a 20. Il seggio di Rizza spetterebbe, dunque, alla lista Per Catanzaro  rappresentata, quindi, da Franco Leone, Luigi Levato e Rolando Ciciarello. Sarà, domani, il segretario generale a certificare il verdetto della commissione. Ma, Rizza che, di certo proporrà ricorso, è sicuro che due seggi vanno alla coalizioni di Celi (candidato a sindaco dell’area di Centro), uno dei quali all’Udc. 

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