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CATANZARO – «Ci dispiace constatare che, con ogni probabilità, un altro errore caratterizza questa tornata elettorale. È quanto meno singolare, infatti, che nella nomina dei consiglieri comunali non siano stati tenuti in considerazione i più recenti indirizzi giurisprudenziali nell’assegnazione dei seggi tra maggioranza e opposizione». E’ quanto sostengono, in una nota, i consiglieri di opposizione al Comune di Catanzaro.   «La nomina di 20 consiglieri di maggioranza, anzichè 19, infatti – proseguono – è contraria agli indirizzi intrapresi dalla giurisprudenza. Se è vero che nel Testo Unico degli Enti Locali si specifica che alla maggioranza vada assegnato il 60% dei seggi (cosiddetto ‘premio di maggioranzà), a Catanzaro questa quota corrisponde a 19,2 consiglieri (il 60% di 32). Tenendo conto di questo dato, una sentenza del Consiglio di Stato (numero 1197) specifica che l’arrotondamento andrebbe effettuato per eccesso, quindi a Catanzaro dovrebbero essere 20 i consiglieri di maggioranza; ma un pronunciamento successivo sempre del Consiglio di Stato (sentenza n.2928 dello scorso 21 maggio) sul caso di Chioggia, chiarisce in maniera inequivocabile che non si può danneggiare la minoranza. Questo perchè se si assegnassero 20 consiglieri alla maggioranza, questi risulterebbero essere il 62.5% del Consiglio Comunale (ben oltre, quindi, la soglia massima del 60%) lasciando alle opposizione solamente il 37.5% dei seggi. Ecco spiegato matematicamente e in maniera del tutto elementare e facilmente intellegibile come sia corretto assegnare 19 consiglieri alla maggioranza e 13 alle opposizioni, tanto che in data 31 maggio 2012, l’on. Massimo Polledri, centrodestra, ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiarire questa situazione, nel caso analogo di Piacenza».   

«A questo punto – concludono i consiglieri di minoranza – è naturale porsi delle domande a cui ci auguriamo di avere risposta: perchè non è stato comunicato dalla Prefettura agli organi competenti che l’indirizzo della giurisprudenza era cambiato? Perchè non si è tenuto conto del pronunciamento ultimo del Consiglio di Stato nonostante la lunga tempistica per la nomina ne avrebbe consentito, addirittura richiesto, l’applicazione? Ci aspettiamo dei chiarimenti, delle risposte, da parte chi di avrebbe dovuto informare, anche in via cautelare, e non l’ha fatto. Intanto già domani, insieme alla presentazione dell’esposto sulle irregolarità riscontrate durante le operazioni di voto, sarà impugnato anche il decreto con cui vengono nominati i 32 consiglieri».

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