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CATANZARO – «Sono perfettamente consapevole che il Tribunale, nelle zone ad alta densità mafiosa, costituisce una realtà importante perchè, insieme alle forze di polizia, rende visibile il ruolo centrale dello Stato nell’affermazione dei diritti insidiati dall’aggressione criminale. Sarà quindi mia cura valutare le vostre considerazioni all’interno del progetto di revisione della geografia giudiziaria, che pur inquadrato in ambito nazionale ed in un ampio progetto di riorganizzazione per il migliore utilizzo delle risorse disponibili, terrà conto, nel contesto d’insieme, anche delle peculiarità ambientali». È quanto afferma il ministro della Giustizia, Paola Severino, rispondendo ad una lettera dei deputati calabresi Marini, Laratta, Lo Moro, Minniti, Oliverio, Laganà, Calipari, in merito alla vicenda della soppressione dei tribunali minori.   Nella lettera si esprimeva grande preoccupazione per le conseguenze nella lotta all’illegalità e alla criminalità, e si chiedeva al Governo di valutare con molta attenzione la possibilità di escludere la Calabria dall’annunciato taglio ai tribunali del territorio calabrese, proprio per non indebolire la lotta a tutte le forme di criminalità.   «Ho molto apprezzato lo spirito ed il contenuto della vostra lettera – aggiunge il ministro – anche per lo stile ed i modi con cui rappresentate un problema serio e sicuramente importante nella strategia di contrasto alla organizzazioni criminali operanti nel territorio calabrese».   Il deputato Franco Laratta tra i firmatari della missiva, commentandone i contenuti, aggiunche che «il nostro obiettivo è sempre stato quello di rappresentare al governo non le esigenze di un solo territorio, ma la necessità vitale per la Calabria di mantenere tutti i tribunali. Anche quelli definiti impropriamente ‘minorì sono fondamentali per la lotta alle mafie e alla criminalità. Non possiamo permetterci la perdita nemmeno di un solo tribunale. Sarebbe un sconfitta grave per la Calabria. Qui lo Stato deve ancora di più rafforzare la sua presenza sul territorio, perchè solo così possiamo ridimensionare e contenere l’avanzata delle cosche».

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