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LAMEZIA TERME – Basta solo la comunicazione del cambio di ruolo come capogruppo dell’Udc in consiglio comunale tra Massimo Cristiano (designato come tale fin dopo l’esito elettorale) con Francesco Chirillo (passato da un anno dal Pdl all’Udc) per innescare la polemica che termina con l’ex capogruppo allontanato dall’aula dal presidente del consiglio comunale, Muraca, “scortato” da due vigili urbani.

Cristiano prima di essere accompagnato fuori dalla sala Napolitano aveva sostenuto l’illegittimità della scelta, «perché nulla è previsto nel regolamento, né che io sappia esistite una scelta all’interno del partito», ed aveva accusato anche i compagni del gruppo consiliare De Biase, Ruberto e Chirillo (eletti nelle file del Pdl e passati da circa un anno sotto l’insegna dello scudo crociato) di «aver portato scompiglio e dissentito apertamente anche sulla stampa».

Per questo Cristiano chiede di dichiarare «illegittima la comunicazione protocollata al presidente di cambiare il capogruppo Udc in questo consiglio, ed ai consiglieri interessati di voler abbandonare il gruppo se non vogliono più farne parte. Parlando spesso di legalità, non bisogna violare le norme del regolamento in modo del tutto sovversivo».

La scintilla che però fa infuriare il presidente Muraca, che sfocia nell’espulsione di Cristiano dall’aula da parte del presidente per “gravi offese personali”, sono le accuse di ipotetici accordi sottobanco tra le parti, facendo riferimento all’assenza di Chirillo in occasione della votazione della sfiducia nei confronti dello stesso Muraca (il nuovo capogruppo spiegherà in seguito che quel giorno era a casa per problemi ad una caviglia, e quindi avendo preso un giorno di malattia da lavoro non poteva presenziare in consiglio se si fosse ripreso in tempo).

 

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