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PER la Regione Calabria Idv vuole solo software “libero”. Emilio De Masi, presidente del Gruppo regionale Idv, e i consiglieri Giuseppe Giordano e Domenico Talarico, hanno depositato nei giorni scorsi in Consiglio regionale, una proposta di legge relativa all’utilizzo e alla diffusione, a partire dalla pubblica amministrazione, del cosiddetto «software libero».    «Il software libero (Free Software) è quel software – è scritto nella relazione – grazie al quale all’utente è consentito l’esercizio di quattro diritti: eseguire, studiare, ridistribuire e migliorare il programma stesso. E i diritti, naturalmente, generano libertà».   

Il gruppo regionale Idv «ha inteso operare, attraverso tale iniziativa legislativa, una vera e propria scelta strategica, fondata su una impostazione di natura libertaria ed egualitaria. La ragion d’essere del software libero, infatti, muove dal principio della libera circolazione del software che trae origine dal più generale diritto ad un’informazione libera e condivisa. Un diritto funzionale alla crescita sociale, alla partecipazione e dunque allo sviluppo democratico. Concetto essenziale, forse centrale nel testo normativo, è quello del “pluralismo informatico” attraverso cui la Regione si pone l’obiettivo di promuovere: la piena realizzazione dei diritti dei cittadini; la più ampia interazione di questi ultimi con la pubblica amministrazione; lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e la sua stessa sicurezza; e il sostegno alla competitività del sistema produttivo e allo sviluppo economico del territorio»

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