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FRANCESCO Talarico ha incassato solo 30 voti, ma ne occorrevano almeno 33 per la riconferma alla presidenza del consiglio regionale. E così come prevede lo Statuto il consiglio regionale tornerà a riunirsi domani alle ore 11 per riprendere le procedure di votazione e a quel punto basteranno i voti della maggioranza semplice. Il presidente uscente, Francesco Talarico, per due scrutini, ha riportato 30 voti su 35 votanti. I consiglieri presenti erano 46, ma i rappresentanti del Pd non hanno votato, mentre cinque sono state le schede bianche e un consiglio di opposizione ha deciso di votarlo, si tratto di Rosario Mirabelli di Progetto Democratico. «Sono per la riconferma in blocco dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale per questo ho votato per Francesco Talarico», spiega Mirabelli in una nota. «I ruoli istituzionali devo stare fuori dalla battaglia politica, non sono merce di scambio per carriere personalistiche». 

La minoranza, comunque si è divisa, con il Pd deciso di non votare, i componenti del gruppo misto (Adamo, Bova e Tripodi), Loiero e Ciconte che hanno deciso di votare scheda bianca. Hanno deciso di non partecipare alle votazioni anche i consiglieri di Idv De Masi, Giordano e Talarico, che insieme al consigliere di Sel Ferdinando Aiello, (ma iscritto al gruppo di Progetto Democratico) hanno motivato, nel corso di un breve incontro con i giornalisti la loro scelta di abbandonare i lavori dell’Aula.   «Abbiamo votato contro la presa d’atto delle dimissioni per sottolineare – ha spiegato De Masi – una contrarietà politica ad un gesto ingiusto, privo di motivazioni politiche, che è solo un espediente abile e sapiente di superare i diversi equilibri nazionali che prossimamente avrebbero potuto mettere a repentaglio le alleanze della Regione Calabria». Nel discorso del capogruppo Idv anche una forte critica all’atteggiamento del Pd, «con il quale si persa l’occasione per l’intero centrosinistra calabrese di dimostrare compattezza, e la decisa contrarietà a questo modo di fare».

Il gruppo del Pd, conferma in aula la linea decisa nella riunione del gruppo di lunedì con il commissario d’Attorre. «Nella seduta odierna il Consiglio Regionale avrebbe dovuto discutere di lavoro ed occupazione», invece il Consiglio Regionale, «ha dovuto affrontare il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza, a seguito delle dimissioni dei 3 membri di maggioranza e con ben 3 mesi di anticipo, per mantenere in vita gli equilibri che sorreggono la Giunta Scopelliti», è scritto in una nota.

Mercoledì l’aula procederà procederà all’elezione da due vicepresidenti, uno di maggioranza e l’altro assegnato all’opposizione, e dei due segretari questori, cariche anche queste riservate una alla maggioranza e una all’opposizione.   I consiglieri, per l’ufficio di presidenza, voteranno per un solo candidato e saranno eletti, come afferma l’art.20 dello Statuto, componenti dell’ufficio di presidenza i consiglieri che otterranno il maggior numero di voti, e a parità di voti, i più anziani di età. L’opposizione confermerà sia Amato che Sulla che avrà i voti non solo del gruppo del Pd ma anche di Mirabelli e Ciconte di Progetto Democratico. Non è chiaro se i tre consiglieri di Idv e Aiello parteciperanno al voto. E’ lampante che a questo punto il gruppo Progetto Democratico esiste solo sulla carta non avendo una linea politica chiara e univoca all’interno.

 

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