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IL CASO Lazio scuote anche la Calabria. Renata Polverini, ex segretario nazionale dell’Ugl da due anni alla guida della Regione Lazio, ha convinto il governatore della Calabria. Giuseppe Scopelliti è stato positivamente colpito dalle scelte effettuate dalla collega laziale dopo l’esplosione dello scandalo nella gestione “allegra” dei fondi destinati ai gruppi consiliari. 

 

«Bene ha fatto la Polverini – ha detto Scopelliti – a condannare e stigmatizzare i comportamenti di chi ha compromesso il rapporto tra i partiti e l’elettorato adoperando una decisa inversione di tendenza nella gestione della cosa pubblica. È il tempo delle responsabilità ed è necessario andare fino in fondo compiendo scelte coraggiose». Ma cosa ha deciso Renata Polverini, cosa prevede la mozione votata dal consiglio regionale? In buona sostanza una serie di tagli alle spese del consiglio regionale e della giunta – quali l’azzeramento dei fondi ai gruppi, la riduzione delle auto blu, la diminuzione del numero degli assessori – capaci di liberare risorse per 22 milioni di euro. 

 

La Calabria in questo senso, durante l’ultima legislatura, qualcosa ha fatto ma tanto rimane da fare. Il presidente Scopelliti, che ha apprezzato le scelte della Polverini, potrebbe pensare di portare in consiglio regionale la discussione e l’approvazione di una serie di provvedimenti, alcuni dei quali giacciono nei cassetti delle varie commissioni competenti, finalizzati alla trasparenza ed al taglio dei tanti rivoli di bilancio che, troppo spesso, si trasformano in sprechi. Intanto, però anticipando i temi dell’intervento che farà stasera quando sarà ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta, il governatore afferma: «Penso che la Calabria sui temi della spending review e dei tagli ai costi della politica rappresenti un esempio perchè è stata una delle prime regioni che ha dato risultati concreti».

 

Ad oggi la Regione Calabria ha stabilito, fra le altre cose, l’abolizione – ma solo dalla prossima legislatura – dei vitalizi per i consiglieri regionali che, per il pregresso, pesano per sette milioni di euro. Previsto il taglio degli assessori, l’abolizione della figura del sottosegretario (dalla prossima legislatura), la riduzione delle commissioni regionali che, dal prossimo novembre, scenderanno da 10 a 6. Drastico anche il taglio alle consulenze e delle collaborazioni. Sotto la scure è finita anche l’indennità, in vero molto generosa, dei consiglieri regionali che dovranno rinunciare al 25% dell’indennità di accesso.

 

 Ai gruppi consiliari, nonostante la riduzione del 10%, vengono girati circa 4 milioni di euro. Impossibile stabilire come vengano spesi i fondi destinati a gruppi e monogruppi. La scelta fatta dalla Polverini in questo ambito («Necessaria davanti ad una situazione abnorme e totalmente censurabile»), non convince Gianpaolo Chiappetta. Il capogruppo del Pdl, sostenitore della necessità di un’azione ai «autoriforma in autotela», ritiene «esagerata» la scelta dell’azzeramento dei fondi ai gruppi consiliari.

 

Più possibilista Giulio Serra, capogruppo di “Insieme per la Calabria”. «Se si arrivasse in maniera condivisa a una simile scelta – ha detto – saremo pronti ad accettarla».

 

Ma quella per i gruppi è solo una delle spese iscritte a bilancio del consiglio regionale. L’assemblea legislativa, infatti, costa circa 70  milioni di euro. I consiglieri regionali avranno una copertura assicurativa “allargata” che costerà più di 500 mila euro. Il presidente del consiglio regionale Talarico avrà a disposizione più di 700 mila euro per le spese di rappresentanza. Per le spese telefoniche e postali e tutto ciò che ruota attorno ad esse, è stato previsto un capitolo di quasi due milioni di euro. Per i rimborsi delle consulenze, invece, sono pronti più di otto milioni di euro. 

 

Per la copertura degli immobili presi in locazione, fra Bruxelles, Roma, Milano e le varie province calabresi, si sostiene una spesa di oltre sette milioni di euro. Presto, poi, partiranno i lavori per il “cilindro”: il palazzo che dovrebbe nascere accanto a Palazzo Campanella per ospitare gli uffici del Corecom per un costo di oltre quattro milioni di euro. 

 

Per l’auto blindata del governatore Scopelliti si spendono circa 7 mila euro al mese di noleggio. Infine c’è il capitolo delle “piccole spese” di rappresentanza del presidente della giunta e dei suoi componenti. Qui capita di trovare note spese per oltre 5000 euro per fiori e piante; 300 euro per un hotel o oltre 100 per pagare il conto di un bar. Trasparenza e tagli. Questo è quello che chiedono i calabresi.

 

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