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SE non fosse un gioco di parole sarebbe il caso di dire che per le Regioni è arrivata l’ora della resa dei conti. Di fatto, il polverone sul consiglio regionale del Lazio ha innescato un meccanismo che potrebbe portare a una stretta sui bilanci e sulla libertà di spesa delle autonomie locali.

Il governo è infatti «orientato» a presentare un disegno di legge costituzionale che intervenga sulle competenze e sui controlli delle Regioni. Se non dovesse essere approvato entro la legislatura, sarebbe il punto di partenza nella prossima. Lo ha detto il ministro Patroni Griffi in commissione Affari costituzionali della Camera. «Il governo lo presenterà comunque, perchè partendo da esso nella prossima legislatura si possa riflettere sull’ autonomia Regionale» ha aggiunto il titolare del dicastero per la Pubblica amministrazione e la semplificazione.   Ricordando come il Titolo V della Costituzione assegni delle materie di competenza esclusiva allo Stato e altri alle Regioni, il ministro ha sottolineato che lo Stato in settori come l’urbanistica e l’edilizia, «può emanare delle leggi con i principi», ma che poi non può intervenire con i regolamenti attuativi. «Si potrebbe almeno prevedere la possibilità per lo Stato – ha aggiunto – di emanare i regolamenti sulle leggi statali».   Quanto ai controlli dei Bilanci delle Regioni, Patroni ha sottolineato che «forse potrebbe anche andare bene la Corte dei Conti», però così «si interverrebbe solo in sede di rendicontazione». 

Intanto anche i governatori si organizzano per cercare di arginare la bufera. E la giornata di oggi è cruciale. Stamattina a Roma i presidenti si sono radunati per la Conferenza delle Regioni, alla quale era presente anche Giuseppe Scopelliti. E il punto cruciale all’ordine del giorno erano proprio riduzione dei costi, trasparenza, terziarietà dei controlli.  «Abbiamo assunto all’unanimità la decisione di avanzare una proposta al governo» ha detto il presidente della Conferenza dei governatori, Vasco Errani. Alle 18,15 la illustreranno al Presidente della Repubblica e alle 19 la sottoporranno al sottosegretario Antonio Catricalà, dato che il presidente del Consiglio è negli Stati Uniti. Poi la renderanno nota.

Redazione web

 

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