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REGGIO CALABRIA – Sì viaggiare! Tanto meglio se le spese sono coperte dai soldi dei contribuenti calabresi. Fra i tanti benefit di cui godono i consiglieri regionali calabresi c’è anche quello che prevede il rimborso delle spese, naturalmente autocertificate, per le missioni sostenute lontano da Palazzo Campanella. Non saranno viaggi di piacere ma quanto ci costano. Dalle tabelle riferite al 2011 emerge una fotografia che mette a fuoco i volti di consiglieri regionali che sono stati in missione più volte di quanto siano stati impegnati nei lavori del consiglio regionale, di politici “low cost” o di onorevoli poco avvezzi al risparmio.

Nel bilancio del consiglio regionale esiste un’apposita posta per la copertura del costo dei ticket di viaggio, del vitto e dell’alloggio. Si tratta del sub 20 dell’articolo 2 e prevede lo stanziamento di 150 mila euro per le cosiddette “indennità di missione”. Ebbene i cinquanta consiglieri regionali, tranne rare eccezioni, hanno chiesto il riconoscimento delle competenze al dirigente dell’ufficio Risorse umane per le spese sostenute durante le missioni per le quali sono stati autorizzati dal presidente del consiglio regionale o dalla giunta, così come è stato disposto da una legge regionale del 1996 e da un paio di delibere dell’ufficio di presidenza degli ultimi anni. 

Non si tratta di cifre “disumane”, ma offrono uno spaccato plastico di quale sia l’approccio istituzionale di coloro che siedono fra i banchi dell’astronave. Tutto lecito, la legge lo consente, ma oggi la lente d’ingrandimento non è posta sulle norme ma sull’etica nella politica. All’esercizio 2011 il consiglio regionale ha riconosciuto rimborsi spese per oltre centomila euro. A settembre dell’anno in corso, invece, il totale supera di poco i novantamila euro. 

Fra gli “onorevoli” calabresi l’approccio all’utilizzo di queste somme è vario. Fra il 2010 e lo scorso anno c’è stato chi, come Pietro Aiello, Giuseppe Bova, Demetrio Battaglia, Giuseppe Caputo, Mario Franchino o Gianluca Gallo, ha scelto di non imbarcarsi a bordo di un mezzo di locomozione per lasciare Palazzo Campanella e rappresentare la Calabria fuori regione. Lo stesso hanno scelto di fare il capogruppo del Pd Sandro Principe, il suo compagno di partito Mario Maiolo e Gesuele Vilasi. Poi si può apprezzare il fatto che Antonino De Gaetano, che fra il 2010 e il 2011 ha chiesto il rimborso per 19 missioni, nell’anno in cui il consiglio regionale si è riunito 14 volte è stato fuori Calabria in 16 occasioni. 

IL SERVIZIO COMPLETO, A FIRMA DI GIOVANNI VERDUCI, CON GLI IMPORTI SPESI DA OGNI SINGOLO CONSIGLIERE, SULL’EDIZIONE CARTACEA DI OGGI DEL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA.

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