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COSENZA – Circa duecento dipendenti delle autolinee private della Calabria hanno protestato, nella serata di martedì, nei pressi dello svincolo autostradale di Cosenza sud provocando disagi alla circolazione. I lavoratori hanno protestato per chiedere il pagamento dei fondi da parte della Regione e degli stipendi e certezze per il futuro occupazionale. I lavoratori hanno occupato la rampa di accesso dello svincolo di Cosenza Sud della Salerno – Reggio Calabria provocato rallentamenti alla circolazione sia in città che nei pressi dell’autostrada. La protesta dei lavoratori delle autolinee private ha avuto inizio stamane ed ha avuto il culmine con l’occupazione della rampa di accesso allo svincolo. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia ed i carabinieri, che stanno controllando la situazione dell’ordine pubblico. Dopo quasi due ore di blocco, i lavoratori hanno liberato la circolazione, ma hanno spostato il loro presidio nell’autostazione di Cosenza.
La situazione delle ditte private è al collasso. Diversi i licenziamenti, minacciati o attuati dalle aziende, costrette a fare i conti con le ristrettezze della Regione che non ha provveduto a pagare le somme dovute. A Crotone protestano i lavoratori delle autolinee “Romano”, a Lamezia Terme quelli della “Foderaro” che ha annunciato il licenziamento di dieci autisti. Nei giorni scorsi, anche le Ferrovie della Calabria avevano sospeso i servizi di collegamento per la mancanza di carburante.
A Cosenza, con i lavoratori ci sono anche i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. «La protesta andrà avanti – hanno detto i sindacalisti – fino a quando la Regione non ci convocherà per aprire una tavolo di confronto. La disperazione dei lavoratori è molto alta e, in questo momento, non possiamo che chiedere alle istituzioni di intervenire in modo deciso per affrontare il problema del trasporto in Calabria».

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