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CATANZARO – «Grazie all’ordinanza di Protezione civile emessa dal prefetto Franco Gabrielli potremo riavviare a brevissimo termine le procedure per la realizzazione dei quattro nuovi ospedali calabresi». Lo ha detto, nel corso di una conferenza stampa, il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti. «Si è perso quasi un anno – ha aggiunto Scopelliti – ma adesso l’iter può ripartire e definirsi nel più breve tempo possibile. Avevamo segnalato le nostre preoccupazioni al presidente Monti per la situazione di stallo che si era creata ed il Presidente del Consiglio ci ha risposto in tempi rapidi, consentendo lo sblocco della procedura. Adesso partiremo con l’assegnazione dei lavori per gli ospedali della Sibaritide e di Vibo Valentia, per i quali la procedura è in fase avanzata. Quindi contatteremo le imprese che hanno già presentato offerte per l’ospedale della Piana di Gioia Tauro. Potrà inoltre ripartire l’iter per la nuova struttura di Catanzaro, per la quale sono previsti tempi più lunghi. Ma anche in questo caso procederemo nel mondo più rapido possibile, accelerando al massimo le procedure». «La battaglia che abbiamo intrapreso – ha detto ancora il presidente della Regione – ha ottenuto dunque il successo che auspicavamo. Ed in questo senso hanno fornito un contributo importante gli interventi, con specifiche interrogazioni, dei parlamentari del Pdl e del Pd. Si tratta senza dubbio di un fatto molto importante per il futuro della Calabria in un settore estremamente delicato ed importante come quello della sanità». 

L’ordinanza, in linea con la vigente normativa in materia di Protezione Civile, individua la Regione Calabria quale amministrazione competente al coordinamento delle attività necessarie al completamento degli interventi da eseguirsi nel contesto di criticità socio-economico-sanitaria in atto nel territorio della Regione. Il programma straordinario di investimenti in edilizia sanitaria di cui all’articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67, dovrà essere attuato in piena coerenza con gli obiettivi del piano di rientro dai disavanzi sanitari. Il presidente della Regione Calabria, che opera a titolo gratuito, entro il termine di 60 giorni dell’adozione dell’ordinanza, deve procedere a un rapido ed efficiente percorso di transizione al regime ordinario, avvalendosi, si legge nell’ordinanza, «delle strutture organizzative della Regione Calabria, nonchè della collaborazione degli enti territoriali e non territoriali e delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, le quali provvedono nell’ambito dei compiti istituzionali e delle risorse disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica». 

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