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REGGIO CALABRIA – «Gli avvocati Roberto Nania, Alberto Gamberini, Luigi e Francesco Migliarotti e Giuseppe Valentino, hanno formalizzato il ricorso al Tar del Lazio contro la decisione del Governo di sciogliere il Consiglio comunale di Reggio Calabria». È quanto si afferma in una nota del Pdl Grande città di Reggio. «Un ricorso promosso e fortemente voluto dal Popolo della Libertà – prosegue la nota – con il chiaro e naturale intento non solo di rendere giustizia a un sindaco, a una classe dirigente e a una parte politica defraudata del consenso popolare ricevuto in maniera netta meno di due anni fa, ma anche e soprattutto di salvaguardare e tutelare la grande maggioranza dei reggini, che si sono sentiti ingiustamente accostati alla criminalità organizzata senza averne alcuna responsabilità. Un ricorso prodotto contro una decisione che generalizza un problema senza affrontarlo, colpendo un’intera comunità, marchiando in maniera indelebile Reggio quale città mafiosa, una decisione adottata da un apparato statale incapace di dare segnali concreti alla gente sul fronte del reale contrasto alla criminalità e dell’amministrazione della cosa pubblica, specie in una città importante per storia, dimensione, tessuto socio-economico e dinamiche imprenditoriali». 

 «Ancora una volta, con i fatti e non con le chiacchiere – prosegue la nota – il Pdl si dimostra dalla parte dei reggini, intercettando la volontà di numerosi cittadini che hanno visto nello scioglimento dell’amministrazione comunale un’ingiusta applicazione della legge. Un ricorso che mira inoltre a dare spazio di replica a quelle persone che, incredibilmente, si sono ritrovate addosso l’etichetta di ‘contiguò alla criminalità. Il Pdl che negli anni, con le battaglie e i grandi risultati ottenuti per Reggio (città Metropolitana, sede dell’Agenzia Nazionale Beni Confiscati, ecc.) ha comprovato la propria vicinanza e il proprio profondo rispetto verso la città, continuerà ad essere parte attiva nel processo di riscatto e di sviluppo di Reggio supportando ogni azione che possa rivelarsi utile per la città». «Va per contro censurato il comportamento – si sostiene ancora nella nota – di quegli esponenti del centrosinistra che, avendo sempre trascurato ed ignorato Reggio, oggi tentano ridicole quanto infondate primogeniture e sterili tentativi di riscuotere tardivi consensi. Sono quegli stessi esponenti del centrosinistra che oggi giocano con le parole ma che appena ieri, grazie ai saldi rapporti instaurati dentro il Ministero dell’Interno e nei palazzi di Governo, hanno pressato, spinto e determinato l’invio della Commissione d’Accesso e il successivo scioglimento. Essi dovrebbero piuttosto riflettere sul male arrecato alla città. Dopo il ‘Question Timè alla Camera rivolto al Ministro Cancellieri (le cui risposte sono state superficiali, approssimative e per nulla chiare), ed il ricorso presentato al Tar del Lazio, nelle prossime settimane altre attività parlamentari, politiche e comunicative verranno promosse al fine di ristabilire la verità. Il Pdl non ha lasciato sola Reggio nemmeno un attimo e non se ne ricorda solo in fase pre elettorale. E così continuerà a fare».
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