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CATANZARO – Scende il tasso di ospedalizzazione in Calabria, al punto che la regione si assesta tra quelle con il dato più significativo. Un risultato frutto, con molta probabilità, del piano di rientro dal debito sanitario che non può non avere inciso su una gestione più oculata e parsimoniosa dei ricoveri. Le percentuali sono emerse nel corso della presentazione della relazione sullo stato sanitario del paese, illustrata a Roma dal ministro Renato Balduzzi. In particolare, il tasso di ospedalizzazione 2011 assume il valore minimo in Friuli V.G. (74 per 1.000) e a seguire Veneto e Calabria, dove assume valori inferiori a 100 (rispettivamente 92 e 94 per 1.000). Una tendenza registrata complessivamente in tutta Italia, considerato che confrontando i suddetti tassi di ospedalizzazione standardizzati per età e sesso relativi al 2009 e al 2011 si rileva una generale riduzione dell’ospedalizzazione, che a livello nazionale passa da 120 a 108 dimissioni per 1.000 residenti.
Nel rapporto del Ministero emergono poi diversi aspetti sulla salute dei calabresi, sulle abitudini e sull’assistenza sanitaria. Così, si scopre il dato negativo riferito all’obesità infantile: il 49 per cento dei bambini calabresi sono, infatti, in sovrappeso o obesi. Un quadro aggiornato del fenomeno sovrappeso/obesità è stato ottenuto grazie al progetto: “Okkio alla Salute” 2010. La raccolta dati ha evidenziato, a livello nazionale, che l’11,1 per cento è obeso, il 22,9 per cento è in sovrappeso, cioè più di 1 bambino su 3 ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per la sua età.
E proprio nell’alimentazione si riscontrano differenze abissali. Sempre la Calabria è fanalino di coda per il consumo di frutta: solo il 6 per cento dei calabresi ha dichiarato di mangiare frutta e verdura più volte al giorno. Di contro, il dato nazionale che vuole il 97% degli intervistati che utilizza questa forma in almeno un’occasione. Altra “maglia nera” spetta alla Calabria in materia di donazione del sangue. La distribuzione regionale dei donatori totali, infatti, evidenzia una importante variabilità tra regioni, con un massimo di 44,3 donatori per 1.000 residenti (‰) in Friuli Venezia Giulia e un minimo di 20,9‰ in Calabria. Tra i progetti avviati dalla Regione Calabria in tema di tutela della salute, il Ministero ha ricordato le iniziative avviate per il controllo e la sorveglianza della tubercolosi, per l’implementazione di sistemi informatici nelle attività di emergenza continua, per il progetto “Ospedale Territorio senza dolore”, mentre particolare rilievo ha avuto il progetto per garantire la continuità assistenziale h24 anche nell’età pediatrica. E sempre per l’assistenza e l’emergenza territoriale, il ministro Balduzzi ha posto l’accento sul processo di riqualificazione e miglioramento della rete assistenziale territoriale ed ospedaliera, cui sono impegnate le Regioni sottoposte ai Piani di rientro, con la Calabria che ha immaginato la creazione di Centri di Assistenza Primaria Territoriale (C.A.P.T.).

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