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di GIOVANNI VERDUCI
 REGGIO CALABRIA – Natale tempo di tagli. La Regione Calabria, in ossequio a una rigida e si spera efficace spending review, si appresta a dare un colpo di cesoia a quegli enti sub regionali che, da tempo, rappresentano un carrozzone costosissimo per le tasche dei contribuenti calabresi. 
Il governo regionale, guidato da Giuseppe Scopelliti, ha una “road map” ben precisa. Il percorso l’ha tracciato il sottosegretario con delega alle riforme e alla semplificazione amministrativa, Alberto Sarra. E’ stato l’avvocato reggino, infatti, a preparare la proposta di legge che prevede il “riordino di enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali e consorzi comunque denominati, con esclusione del settore sanità”. Il “piano Sarra” prevede il taglio di numerose poltrone ed un risparmio economico a sei zeri per le casse della regione Calabria, anche se il comma cinque dell’articolo sei, quello relativo a compensi dei nuovi organi di vertice, prevede quale indice per la determinazione dell’importo lordo solo “i livelli di complessità della gestione e della professionalità ed esperienza richiesta”. 
Ma vediamo cosa prevede la proposta di riordino “nata da un’esigenza di maggiore integrazione e di contenimento della spesa”, studiata dal sottosegretario regionale alle riforme e che, nei fatti, troverà applicazione concreta solo dopo l’approvazione di un regolamento delegato che sarà la giunta regionale ad approvare. 
«Gli enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comune denominati – si legge nella relazione di accompagnamento – sono riordinati, fusi o soppressi secondo criteri generali di economicità, efficacia ed efficienza e nel rispetto delle norme contenute nella legge di riordino».
Alla luce di questa premessa di metodo i Consorzi per le aree di sviluppo industriale spariranno così come i loro organi, saranno messi in liquidazione, e le loro competenze confluiranno nella nuova “Agenzia regionale”. L’agenzia sarà un ente pubblico non economico, con sede a Catanzaro e uffici periferici a livello provinciale. 
La proposta, poi, prevede la riduzione del numero dei Consorzi di bonifica, la rideterminazione dei comprensori e la riduzione dei componenti del consiglio dei delegati. 
Con un colpo di bianchetto, poi, verranno cancellate le Aterp e verrà istituita l’Agenzia regionale per lo sviluppo dell’edilizia residenziale pubblica. Le vecchie Aterp verranno messe in liquidazione e il commissario avrà tempo sei mesi per trasferire alla nuova agenzia, che avrà di ente pubblico non economico, il patrimonio delle vecchie aziende. 
Dal panorama degli enti sub regionali, poi, spariranno la Film commission e gli enti fiera regionali. Le loro competenze, infatti, verranno assorbite dall’Agenzia regionale per il turismo a cui saranno affidate le sorti dell’ente parco delle Serre e dei cinque parchi marini regionali che saranno soppressi. Alle spessa agenzia verranno trasferite anche le partecipazioni regionali nel settore della mobilità e dei servizi turistici e quelle nelle società aeroportuali e nelle Terme sibaritide Spa. 
Fincalabra spa, poi, si occuperà di gestire i servizi e l’assistenza finanziaria alle imprese e alla stessa, poi, verranno affidate le partecipazioni regionali in Comac e Comalca e nella società Lamezia sviluppo. 
La proposta di Sarra, poi, punta a razionalizzare anche il settore lavoro che in Calabria poteva contare sull’operato di due fondazioni e di un’azienda.
La fondazione Field e “Calabria etica” verranno messe in liquidazione e le loro competenze saranno trasferite all’Azienda calabria lavoro. 
La proposta, infine, prevede anche l’abrogazione della legge istitutiva della fondazione “Mediterranea Terina”.

REGGIO CALABRIA – Natale tempo di tagli. La Regione Calabria, in ossequio a una rigida e si spera efficace spending review, si appresta a dare un colpo di cesoia a quegli enti sub regionali che, da tempo, rappresentano un carrozzone costosissimo per le tasche dei contribuenti calabresi. Il governo regionale, guidato da Giuseppe Scopelliti, ha una “road map” ben precisa. Il percorso l’ha tracciato il sottosegretario con delega alle riforme e alla semplificazione amministrativa, Alberto Sarra. La proposta di riordino “nata da un’esigenza di maggiore integrazione e di contenimento della spesa”, studiata dal sottosegretario regionale alle riforme, nei fatti, troverà applicazione concreta solo dopo l’approvazione di un regolamento delegato che sarà la giunta regionale ad approvare. «Gli enti, aziende regionali, fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comune denominati – si legge nella relazione di accompagnamento – sono riordinati, fusi o soppressi secondo criteri generali di economicità, efficacia ed efficienza e nel rispetto delle norme contenute nella legge di riordino».Alla luce di questa premessa di metodo i Consorzi per le aree di sviluppo industriale spariranno così come i loro organi, saranno messi in liquidazione, e le loro competenze confluiranno nella nuova “Agenzia regionale”. L’agenzia sarà un ente pubblico non economico, con sede a Catanzaro e uffici periferici a livello provinciale. La proposta, poi, prevede la riduzione del numero dei Consorzi di bonifica, la rideterminazione dei comprensori e la riduzione dei componenti del consiglio dei delegati. Verranno cancellate le Aterp e verrà istituita l’Agenzia regionale per lo sviluppo dell’edilizia residenziale pubblica. Le vecchie Aterp verranno messe in liquidazione e il commissario avrà tempo sei mesi per trasferire alla nuova agenzia, ente pubblico non economico, il patrimonio delle vecchie aziende. Spariranno la Film commission e gli enti fiera regionali. Le loro competenze verranno assorbite dall’Agenzia regionale per il turismo a cui saranno affidate le sorti dell’ente parco delle Serre e dei cinque parchi marini regionali che saranno soppressi. Alle spessa agenzia verranno trasferite anche le partecipazioni regionali nel settore della mobilità e dei servizi turistici e quelle nelle società aeroportuali e nelle Terme sibaritide Spa. Fincalabra spa, poi, si occuperà di gestire i servizi e l’assistenza finanziaria alle imprese e alla stessa, poi, verranno affidate le partecipazioni regionali in Comac e Comalca e nella società Lamezia sviluppo. La proposta di Sarra, poi, punta a razionalizzare anche il settore lavoro che in Calabria poteva contare sull’operato di due fondazioni e di un’azienda.La fondazione Field e “Calabria etica” verranno messe in liquidazione e le loro competenze saranno trasferite all’Azienda calabria lavoro. La proposta, infine, prevede anche l’abrogazione della legge istitutiva della fondazione “Mediterranea Terina”.

 

SULL’EDIZIONE CARTACEA IL SERVIZIO INTEGRALE A FIRMA DI GIOVANNI VERDUCI
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