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REGGIO CALABRIA – Gli imprenditori turistici calabresi possono tirare un sospiro di sollievo. La giunta regionale ha deciso di abrogare l’articolo 20 del collegato al bilancio di previsione per il 2013 che innalzava del 300% il canone per le concessioni demaniali marittime a fini turistici, istituendo di fatto un balzello giudicato “mortale” dalle associazioni di categoria. L’assessore al Bilancio Giacomo Mancini ha rispettato gli impegni presi, anche a mezzo stampa, nei confronti di una categoria che sarebbe stata messa a repentaglio sotto l’aspetto finanziario dall’approvazione di una norma siffatta.

Intervenendo in aula l’assessore Mancini, mentre davanti all’ingresso principale di Palazzo Campanella aveva ancora corso il sit-in degli operatori economici del settore balneare, si è limitato nel dire: «Tranquillizzo gli esercenti, la giunta ha abrogato la norma».

Per l’approvazione della norma in aula erano stati presentati alcuni emendamenti da parte dei partiti di maggioranza e di opposizione.

I vertici della Confesercenti hanno espresso soddisfazione per le scelte della giunta regionale.

«Prendiamo atto – si legge in una nota firmata da Nino Marcianò e Vincenzo Farina, rispettivamente presidente regionale di Confesercenti e responsabile della Fiba – che nella seduta odierna, il Consiglio della Regione Calabria, ha stralciato l’articolo 20 del collegato alla Finanziaria 2013. Il testo arrivava in Aula, su proposta della Giunta Regionale e dopo approvazione in II Commissione, con la previsione di innalzamento del tributo regionale, sui canoni demaniali marittimi ad uso turistico, dal 15% al 300% del valore base del canone dello Stato. Una previsione questa, che avevamo da subito avversato lo scorso lunedì 17 dicembre in sede di audizione presso la competente Commissione Consiliare; ipotizzando, per la verità, l’ipotesi che si trattasse di un mero errore di stampa».

«Ci auguriamo che in futuro – concludono Marcianò e Farina dopo aver ringraziato i consiglieri regionali – piuttosto che arrivare in situazioni di grande “pericolo”, come quella appena scongiurata, si possano implementare le attività importanti, da tempo svolte, con gli Istituti di consultazione quali: il Comitato Istituzionale per le Politiche Turistiche, e il Comitato Consultivo Demanio. Due organismi, questi, dove la presenza dei diversi livelli Istituzionali (Regione, Province e Comuni) e delle Associazioni di Categoria, possono rappresentare una valida funzione di supporto alla programmazione del Governo Regionale».

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