X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

CATANZARO – Arrivate le decisioni dei coordinamenti provinciali l’organismo regionale ha deliberato la ripartizione tra le diverse province delle candidature complessivamente spettanti e delle posizioni eleggibili secondo il seguente schema: Cosenza 9 candidature complessive e 4 posizioni eleggibili, Crotone 3 e 1, Catanzaro 4 e 2, Vibo Valentia 3 e 1, Reggio Calabria 6 e 2, per un totale regionale di 25 candidature complessive e 10 posizioni eleggibili (5 cinque toccano a Bersani). Per questi posti possono candidarsi, al massimo, in 50, vale a dire il doppio dei posti disponibili in lista. 

A Reggio Calabria, non c’è Marco Minniti che, informa una nota del pd calabrese «è a disposizione del segretario Bersani» e quindi potrebbe rientrare tra i 5 nominati. Partecipa alle primarie Massimo Canale, l’ex presidente della Provincia, Giuseppe Morabito, Elisa Cannizzaro, avvocato, 38 anni, di Caulonia per i renziani, Cristina Commisso vicepresidente Giovani democratici di Reggio, Consuelo Nava e ovviamente i probabili vincitori, Rosi Bindi e Demetrio Battaglia. Non ci sono le sindache antimafia Elisabetta Tripodi e Carmela Lanzetta che potrebbero essere promosse da Bersani.
A Crotone, passo indietro di Marco Vallone, figlio del sindaco della città e quindi l’uscente Nicodemo Oliverio dovrà vedersela con il consigliere comunale Franco Criserà, mentre le due donne candidate sono il sindaco di Caccuri Marianna Caligiuri e la giovane Serafina Demme. 
A Cosenza la partita più difficile con le due donne Stefania Covello e Enza Bruno Bossio che dovranno vedersela con Angela Ricetti e la giovane Capalbo. Gli otto uomini, invece, sono gli uscenti Cesare Marini e Franco Laratta che sfideranno Mario Maiolo, Luigi Guglielmelli, Bruno Villella, Giuseppe Terranova, Ernesto Magorno e Giovanni Manoccio.  
Per quanto riguarda Vibo Valentia tra coloro che hanno presentato domanda spiccano i nomi illustri del consigliere regionale Bruno Censore e dell’ex presidente della Provincia Francesco De Nisi. Oltre ad essi ci sono le dirigenti scolastiche Caterina Calabrese e Maria Salvia, il medico Maria Abronzino, l’operatore sanitario Maria Teresa Esposito e la studentessa Tania Ruffa. 
Bersani si è riservato almeno cinque candidature tra Camera e Senato e alla fine potrebbe correggere il tiro delle primarie qualora dovesse essere necessario. Per quanto riguarda invece Catanzaro ci sarà un supplemento di istruttoria essendo letteralmente esplosa la situazione di quella che doveva essere la provincia più tranquilla dove, comunque, dovrebbe tra gli altri trovare spazio l’attuale commissario del partito Alfredo D’Attorre.
Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE