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CATANZARO – Lo schema è quello già visto nel ventennio berlusconiano: un’alleanza al Nord con la Lega e al Sud con le liste dei governatori (prima con An e poi con An+Udc). A questo schema il presidente Giuseppe Scopelliti nel corso del vertice a via dell’Umiltà ha dato il massimo sostegno. «E’ un’opportunità storica per il Sud perché per la prima volta possiamo mettere in campo una lista che controbilancia in modo efficace il potere della Lega», afferma il governatore calabrese.
La lista “Progetto Sud” alleata con il Pdl alle prossime elezioni politiche, quindi, inizia a prendere forma e la riunione di ieri è stata aggiornata a questa mattina per sciogliere gli ultimi nodi.

I governatori, però – è stato chiarito – non saranno candidati direttamente, ma si impegneranno in prima persona per il buon risultato del progetto. Questo risolve anche il problema che riguarda Scopelliti del palese “conflitto di interesse”, essendo non solo il presidente di Regione ma anche coordinatore regionale del partito.

I PIANI DEL GOVERNATORE – Sarà Scopelliti a scegliere le candidature, tra le ipotesi c’è quella di schierare i consiglieri regionali della lista “Scopelliti presidente” non iscritti al Pdl e gli amministratori locali. La lista, se competitiva, potrebbe ottenere un seggio alla Camera e uno al Senato, soprattutto, come Berlusconi spera, in caso di vittoria della coalizione di centrodestra.
 Scopelliti potrebbe schierare anche Demi Arena per risarcirlo per quanto è accaduto al Comune di Reggio, oppure il suo braccio destro Franco Zoccali per dare peso alla lista. Ma c’è un caso a Catanzaro, dove la scelta dei candidati non è scontata.

STRETTA FINALE NEL PD – E c’è un caso anche a Catanzaro, dove Arturo Bova attacca D’Attorre perché, come ha evidenziato in un ricorso, il commissario regionale del partito avrebbe violato lo statuto candidandosi alle primarie. Intanto si va verso la stretta finale per la composizione delle liste del Pd a Camera e Senato. Domani mattina la riunione del coordinamento politico regionale dovrà affrontare i nodi legati alle risultanze delle primarie e al pacchetto di candidature che si è riservato la segreteria nazionale.   Oggi è tornato in Calabria il commissario Alfredo D’Attorre, che nel pomeriggio presiederà una riunione a Catanzaro sulla candidatura esterna che Bersani dovrebbe proporre e che, secondo quanto riferisce l’Ansa, è confermato essere quella di Luisa Torchia, nota amministrativista, catanzarese doc, appartenente ad una delle famiglie più note del capoluogo.

SEL APRE A EVA – In casa Sel, invece, la decisione di candidare capolista al Senato la giornalista Ida Doninijanni, presente anche nelle liste toscane, apre uno spiraglio a Eva Catizone, inserita al numero due della lista per Palazzo Madama. La riunione romana di ieri sera che ha sancito le candidature calabresi: in testa, alla Camera, dopo Vendola (che però opterà per la Puglia) ci saranno Ferdinando Aiello e Andrea Di Martino. Al Senato capolista la giornalista Ida Dominijanni, seguita da Eva Catizone.   Non è passato al momento Enzo Paolini, ma non è detta l’ultima parola.

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