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CATANZARO – «Voglio augurarmi che nelle prossime ore si riuscirà a trovare razionalmente un’intesa con il Psi per fare in modo che i socialisti possono concorrere nella maniera migliore alla battaglia del centrosinistra, in alcune regioni riempiendo gli spazi lasciati vuoti dalla direzione di ieri ed in altre con la presentazione di liste autonome, specie al Senato». A dirlo è stato il commissario regionale del Pd Alfredo D’Attorre, commentando la composizione delle liste per Camera e Senato in Calabria

«Sono liste – ha aggiunto – pienamente rappresentative del pluralismo politico e culturale del Pd. Tutte le culture politiche fondatrici del Pd, quella popolare, quella socialista quella che viene dall’esperienza della sinistra Pci, Pds, Ds sono rappresentate dentro questa lista. Pluralismo culturale ed anche territoriale. È molto importante che diamo piena rappresentanza a tutte e cinque le province della Calabria». «La mia presenza nella testa di lista insieme a Rosi Bindi – ha detto D’Attorre – la considero un riconoscimento non solo al lavoro fatto in questi mesi nel partito calabrese ma soprattutto al pronunciamento democratico di migliaia e migliaia di cittadini calabresi che hanno scritto il mio nome sulla scheda il 29 dicembre. A quel voto mi sento vincolato per cui ribadisco, a maggiore ragione, che sarò impegnato per l’intera legislatura a dare rappresentanza alla città ed alla provincia, ben oltre la conclusione del mio lavoro di direzione politica in città. Lo dico con chiarezza alla destra ed a Scopelliti e anche a qualche amico della stampa che profetizza la mia scomparsa dalla scena politica calabrese. Se c’è questa speranza, se la tolgano dalla testa. Non esiste. Rimarrò stabilmente in Calabria e protagonista della scena politica calabrese». «Abbiamo portato a termine un lavoro positivo – ha concluso D’Attorre – fondato su una larga partecipazione democratica. Un lavoro che ricostruisce e cementa un livello più avanzato di unità del partito. Dentro a questo mi impegno personalmente a dare rappresentanza politica piena alla città di Catanzaro, sia in Parlamento, sia nel Partito nazionale ed anche nell’equilibro del partito regionale».

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