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REGGIO CALABRIA – Si dovrà attendere il prossimo luglio per conoscere la decisione del Tar del Lazio in merito al ricorso con il quale l’ex Amministrazione comunale di Reggio Calabria sollecita l’annullamento della decisione di sciogliere il Comune per contiguità mafiose. Oggi il ricorso, il cui primo firmatario è l’ex sindaco Demetrio Arena, era iscritto al ruolo della I sezione del tribunale amministrativo presieduta da Calogero Piscitello. I giudici, su richiesta dei legali dell’ex Amministrazione reggina, hanno fissato il 17 luglio l’udienza di discussione.
Quel giorno il ricorso sarà esaminato direttamente nel merito, giacchè i ricorrenti hanno rinunciato alla pronuncia cautelare, ovvero alla richiesta di sospensione del provvedimento impugnato. In contestazione c’è il provvedimento con il quale il 9 ottobre scorso il Consiglio dei ministri ha disposto lo scioglimento del Comune di Reggio Calabria. Le vicende che hanno portato all’atto governativo, spiegò il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, riguardano «diversi episodi che toccano gli amministratori o atti che non sono stati posti in essere, come i controlli preventivi per gli appalti, la gestione dei beni confiscati alla mafia, la gestione dei mercati e delle case popolari». Decisione «ponderata e sofferta», la definì il ministro, presa dopo la lettura di migliaia di pagine di relazioni sulla situazione del Comune.

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