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CATANZARO – Bersani sarà a Catanzaro martedì per un lungo tour nei quartieri e ci basta per quietare gli animi del capoluogo di regione in rivolta dopo il varo delle candidature al Parlamento, che non conservano spazio a nessun nato a Catanzaro. Ritornano nei ranghi, infatti, gli autosospesi dal partito che, capitanati da Salvatore Scalzo, due giorni fa, si erano rivolti ai massimi dirigenti del partito per chiedere il ripescaggio di un autoctono fra Camera e Senato.

Stamattina, il segretario nazionale e candidato a premier ha incontrato a Roma Scalzo e il commissario regionale, Alfredo D’Attorre, per ribadire loro che le liste ormai sono blindate e intoccabili, nonostante ci l’attenzione del Pd nazionale verso la Calabria e le sorti del capoluogo regionale si espliciterà attraverso altre formule: martedì, per l’appunto, Bersani star a lungo a Catanzaro e sabato in città ci sarà la presentazione dei candidati Pd per Camera e Senato di tutta la Calabria.

Fra Bersani e Catanzaro hanno spiegato Scalzo e D’Attorre si ormai creato un legame solido. Nota a margine: scoppia il caso Api in Calabria, dal momento che il partito di Rutelli ha ufficializzato il sostegno a Sergio Abramo per le comunali del 20 e 21 gennaio: «Ma se così sarà ha tuonato D’Attorre si romper l’alleanza a livello nazionale».

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