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REGGIO CALABRIA – I precari possono ancora attendere. La legge “Chiappetta – Gentile”, anche durante il consiglio regionale odierno, non ha trovato spazio per la discussione e la sua approvazione. Se ne riparlerà alla prossima seduta consiliare. Il presidente del consiglio regionale, Franco Talarico, ha annunciato il rinvio della discussione della norma alla prossima seduta utile, dopo aver inoltrato la proposta di legge ai responsabili del servizio legale regionale per una valutazione attenta sui profili di costituzionalità della norma. «C’è la volontà – ha detto Talarico – di affrontare e risolvere definitivamente questa problematica». Non oggi, però. E nella seduta si sono affrontate altre questioni.

RIFIUTI, BASTA COMMISSARIAMENTO – La Regione Calabria è pronta a chiudere la decennale parentesi commissariale del settore rifiuti. Lo ha affermato l’assessore regionale Francesco Pugliano durante il suo intervento.« Fra qualche giorno – ha detto Pugliano – prenderemo in mano la gestione del sistema. Stiamo stimolando un’ordinanza che fissi con precisione la data del passaggio dei poteri dal commissario alla Regione. Abbiamo già pronta una legge stralcio per riorganizzare il servizio e trasformate gli attuali tre sistemi regionali in Ato provinciali. Stiamo lavorando ad un nuovo piano regionale per migliorare il sistema rifiuti regionali».
A breve, poi, la Regione finanzierà la realizzazione di nuove discariche e il miglioramento di quella di Alli. Con i fondi Por verrà realizzato a Rende un nuovo impianto per il rifiuti e la produzione di energia e lavorerà per implementare la raccolta differenziata. «Siamo arrivati al capolinea – ha concluso Pugliano – del sistema commissariale». Mercoledì, alle 15,  si terrà un incontro al Ministero dell’Ambiente tra il Ministro Corrado Clini ed il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti finalizzato ad avviare un percorso con misure urgenti per pianificare il ritorno alla normalità del settore rifiuti.

COME CAMBIA IL SISTEMA SPAZZATURA – Alla fine della seduta Pugliano ha annunciato che il piano ridefinisce gli ambiti, per come disposto dalla legge nazionale sui servizi pubblici locali, l’orientamento della Regione è quello di riordinare il sistema dei rifiuti in ambiti territoriali ottimali su base provinciale, visti anche i risultati negativi della suddivisione in tre macro aree (nord, centro, sud). Nello stesso tempo la Regione è pronta con un piano di interventi infrastrutturali che utilizzeranno un Apq con 18 milioni di euro per far partire da subito gli interventi per l’implementazione dell’impianto di selezione e trattamento, nonchè la discarica annessa presso il sito di Alli a Catanzaro; la realizzazione di una discarica con impianto di recupero energetico da bio-gas nel territorio di Lago (in provincia di Cosenza); la progettazione definitiva di una discarica nel territorio di Terranova da Sibari (sempre nel Cosentino). Inoltre con la rimodulazione dei fondi Por 2007/2013 sono state individuate le risorse per la realizzazione di un impianto tecnologico di selezione e valorizzazione della raccolta differenziata, nonchè recupero energetico, nel territorio di Rende, così da completare ed equilibrare il sistema impiantistico in Calabria, «considerato – ha concluso l’Assessore Pugliano – che da oltre dieci anni non vi è stata alcuna programmazione per infrastrutturare il territorio cosentino»: «Una situazione – ha poi aggiunto – che ha fatto gravare il peso della produzione dei rifiuti di quel territorio, sugli impianti di altri territorio, prima crotonesi e poi catanzaresi».

CALABRESI NEL MONDO STOP AI RIMBORSI – Una modifica al testo potrebbe salvare la legge della Regione Calabria numero 54 del 6 novembre scorso («Legge organica in materia di relazioni tra Regione Calabria e comunità calabresi nel mondo»). Proprio oggi il consiglio dei ministri l’ha impugnata in quanto «contiene alcune disposizioni in contrasto con i principi in materia di tutela della salute che l’art. 117, terzo comma, della Costituzione riserva allo Stato». L’aspetto contestato è legato al comma 2 dell’articolo 3, che prevede il rimborso per le prestazioni sanitarie dei calabresi residenti all’estero. Un aspetto che entra in contrasto con i tagli legati al piano di rientro sanitario e che l’aula di Palazzo Campanella ha provveduto a emendare.

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