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COSENZA – Il Governatore Scopelliti ha incontrato a Roma il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, per superare la fase di commissariamento del settore. Durante l’incontro è stato presentato il Piano di interventi infrastrutturali e servizi di sostegno alla raccolta differenziata, teso a mettere in equilibrio il sistema rifiuti in Calabria. E’ emersa la disponibilità da parte del Ministro a sostenere il Piano, attraverso un protocollo d’intesa tra il Ministero e la Regione che sarà siglato in Calabria nei prossimi giorni. La Regione ha già fissato un tavolo tecnico con gli imprenditori calabresi del settore rifiuti, per condividere il Piano e stabilire un crono-programma per uscire dall’emergenza. In attesa che il piano prenda forma c’è bisogno di superare l’emergenza attuale che sullo Jonio cosentino ha raggiunto livelli di allerta e soprattutto sta rischiando di creare uno scontro istituzionale fra sindaci. Le discariche al momento operative sulla zona sono due. La prima è quella di Cassano. Qui il sindaco Gianni Papasso non vuole che si riversino tonnellate extra rispetto all’accordo siglato a suo tempo con il commissario. Ieri le parti si sono nuovamente incontrate e Papasso ha dato la sua disponibilità ad accogliere altre 1000 tonnellate, poi però chiede il rispetto dell’accordo sottoscritto a giugno e che prevede che solo otto comuni della zona possano portare i rifiuti a Cassano. 

L’altra discarica disponibile è quella di Scala Coeli. I sindaci del Basso Jonio sono contrari alla sua riapertura, i colleghi dei paesi vicini invece pressano per questa soluzione. Mentre va avanti questo braccio di ferro tutto lo Jonio cosentino è in piena emergenza ambientale. Ma sul cosentino si sta consumando anche un giallo sulla realizzazione dell’impianto di trattamento rifiuti. L’assessore regionale Francesco Pugliano in consiglio regionale aveva detto che l’impianto di Cosenza nord presto si farà e che sarà finanziato attraverso la rimodulazione dei fondi Por. L’assessore ha aggiunto che l’impianto sorgerà a Rende. Il giallo è che il sindaco Cavalcanti nega qualsiasi interlocuzione con la Regione sul problema e aggiunge che chiederà a breve un incontro a Pugliano per capire la fonte della notizia. Mentre Cavalcanti temporeggia, un altro sindaco Luciano Marranghello primo cittadino di San Lorenzo del Vallo, ricorda a Scopelliti che è dal 2007 che si è dichiarato disponibile ad ospitare il termovalorizzatore nel suo comune. 
 Intanto a Catanzaro, a poche ore dal voto per le otto sezioni dove il primo responso è stato annullato, Sergio Abramo tira fuori le carte. E accusa il centrosinistra di aver svenduto la discarica di Alli per 650mila euro nel corso della legislatura Olivo. Secondo il Pdl in questo modo si sarebbe accorciata la vita dell’impianto di sei anni. Secondo la ricerca di Abramo, solo nel 2009 nell’impianto che sorge al confine tra Catanzaro e Simeri Crichi, sono state scaricate 66mila tonnellate di rifiuti provenienti da Cosenza e Crotone. La sola città Bruzia ha scaricato ad Alli (sempre nel 2009) 26mila tonnellate di rifiuti. 
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