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CATANZARO – La Lega Nord sbarca in Calabria. Il partito nordista, pronto a tenere per le “sue” terre il 75 per cento delle tasse, chiede voti anche al Sud. E lo fa raccogliendo consenso e seguito. Se il numero uno del Senato è l’ex superministro Giulio Tremonti, il numero due è un personaggio tutto calabrese. Si tratta di Pietro Raimondo, avvocato e sindaco di Zagarise, piccolo centro della Presila catanzarese, con un passato tra le fila della Margherita per un breve periodo e successivamente nel Pdl dove risulta ancora iscritto.
E non è l’unica conquista leghista in terra di Calabria. Dal momento che a guidare la lista della Camera del Carroccio nell’estremo meridione è sceso in campo un figlio d’arte. Nicodemo Filippelli, avvocato di Crotone e figlio di Marilina Intrieri, dirigente di primo piano dell’Udc e del centrodestra e garante per i diritti dell’infanzia della Regione. Due indicazioni di rilievo, dunque, con la Lega che non ha puntato, dunque, ad una semplice lista di rappresentanza, ma che ha messo in campo calabresi che dovrebbero sedere in Parlamento tra gli scranni più antimeridionali per eccellenza, considerate anche le nuove posizioni della Lega.
Altra curiosità nelle liste della Lega in Calabria, la candidatura del presidente della Pro Loco di Simeri Crichi (Catanzaro); Francesco Salvatore Canino è, infatti, candidato al Senato in ottava posizione.
Raggiunto telefonicamente dal “Quotidiano della Calabria”, il sindaco di Zagarise ha commentato: «Ho aderito con piacere alla proposta del professore Tremonti perché propone tesi e progetti aderenti all’attuale società italiana, riservando particolari e debite attenzioni ai problemi specifici del Meridione. E’ un impegno coerente con i principi dell’area di centrodestra all’interno della quale mi riconosco». Rispetto alle possibili incongruenze con le posizioni leghiste, Raimondo ha detto: «Il nostro è semplicemente un accordo di cartello. La Lega Nord ci fa da navetta per gli adempimenti della campagna elettorale. Non ci sarà alcuna dipendenza ideologica benché il Carroccio rappresenti una parte integrante della coalizione di centrodestra – ha concluso – funzionale ad un progetto destinato a governare il Paese».

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