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CROTONE – Continua la guerra dei lunghi coltelli nel Pdl Crotonese dopo l’ufficializzazione delle liste dei candidati alla Camera e al Senato da parte del partito. In particolare, a finire nel mirino delle critiche dei rappresentanti istituzionali e dei dirigenti provinciali del partito (e non è certo una novità) è la candidatura blindata di Dorina Bianchi alla Camera. Quando la designazione era ancora ufficiosa, nel corso di un’apposita riunione nella sede provinciale del partito, c’erano stati già dei segnali di insofferenza ed i quadri provinciali chiedendo, a chiare lettere, che il territorio crotonese potesse avere la possibilità di scegliere un proprio rappresentante sia alla Camera che al Senato. La precisazione, però, e non di poco conto, era che i candidati dovessero essere espressione della base e non su indicazione dall’alto, come è avvenuto spesso. Nell’immediata scadenza della presentazione delle liste, queste perplessità sono state messe su carta e inviate al coordinatore regionale Scopelliti ed ai vertici nazionali del Pdl, dalla vice presidente della giunta regionale, Antonella Stasi, dal presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, dal consigliere regionale, Salvatore Pacenza, dalla vice corodinattrice provinciale, Barbara Brunetti e perfino da qualche amministratore locale. Un’analoga missiva, poi  è stata inviata anche da altri movimenti e partiti della coalizione del centrodestra, in primis, I Demokratici, che hanno evidenziato come  il partito stia commettendo lo stesso errore di quando, alle scorse comunali, aveva puntato proprio sulla Bianchi come sindaco, nonostante le medesime perplessità della base. A nulla, però, questo appello è servito ed essendo rimasta inascoltata la voce della base del Crotonese, più di qualcuno, anche tra i dirigenti, parla apertamente di disimpegno in questa tornata elettorale e di una lista “presentata per perdere”. Nel frattempo da Catanzaro arriva la notizia che la candidatura della senatrice Dorina Bianchi nella lista del Pdl alla Camera non è stata ammessa dalla Commissione della Corte d’appello per la mancata presentazione del certificato sull’assenza di cause ostative alla candidabilità. La senatrice ha tempo adesso fino a domani alle ore 12 per presentare ricorso contro la decisione della commissione. Dorina Bianchi ha lasciato gli uffici della Corte d’appello senza rilasciare dichiarazioni. «Sono momenti – si è limitata a dire – in cui si può essere nervosi». Il rappresentante della lista del Pdl, Maurizio Vento, ha sostenuto, invece, che ‘tutto è stato sanato’. 

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