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CATANZARO – «Calabresi non fate i Bronzi di Riace, alzate la testa e impegnatevi in prima persona per il cambiamento». Beppe Grillo riempe piazza Prefettura a Catanzaro per la prima tappa calabrese del suo tsunami tour che chiuderà stasera a Reggio Calabria. Con il piglio di sempre, il Grillo di piazza e di governo incalza la gente di Catanzaro, spaziando dalle tematiche di attualità nazionale a quelle più locali. Forte dei sondaggi che in Calabria lo danno al 15 per cento al Senato, l’aspirante presidente del Consiglio incalza la folla, snocciola i punti clou del programma elettorale, strappa risate, applausi, mette alla berlina tutto l’apparato istituzionale italiano e il messaggio per i calabresi è forte e chiaro: «Noi – dice – non candidiamo magistrati, né figli di magistrati, né capitani d’industria, ma agricoltori, pescatori, tutte persone perbene nate in Calabria e tantissime donne ma non quelle con il culo di polistirolo ma quelle che si spaccano la schiena di lavoro». Il leader del movimento 5 stelle ne ha per Monti, Bersani Gargamella, Berlusconi “lo psiconano”. «Non sono qui per chiedervi favori – ammonisce alla fine – ognuno deve fare la sua parte, la Calabria deve andare ai calabresi. Io posso darvi l’organizzazione, il resto dovete farlo voi. La Calabria ai calabresi e mancu li cani».

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