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CATANZARO – «La soluzione della vertenza Regione-Università Magna Grecia, con i suoi pesanti risvolti sul futuro dell’unica Facoltà di medicina della Calabria e della Fondazione ‘Campanellà, è di natura politica e non può essere lasciata alle valutazioni aride e ‘ragioneristichè di un sub-commissario evidentemente disinteressato ai destini della città capoluogo, del suo Ateneo e del suo ‘fiore all’occhiellò in campo oncologico». Lo sostengono, in una dichiarazione congiunta, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, il presidente della Provincia Wanda Ferro e gli assessori regionali Domenico Tallini e Piero Aiello.
«Continuiamo a non capire – proseguono – l’ostinata chiusura del sub-commissario D’Elia che, consapevolmente o meno, sta lavorando alla liquidazione della Facoltà di medicina e del Polo oncologico, senza minimamente preoccuparsi dei devastanti effetti che la sua azione avrà non solo sui livelli occupazionali, ma soprattutto sulla condizione di centinaia di ammalati che hanno trovato a Germaneto un serio e affidabile punto di riferimento nella loro lotta contro il male. Il sub commissario D’Elia, continuando a bloccare pretestuosamente la sottoscrizione del protocollo d’intesa Regione-Università, demolisce le prospettive formative di centinaia di giovani calabresi che dovrebbero costituire l’ossatura della nuova classe medica regionale. Si potrebbe pensare che il sub commissario D’Elia ipotizza una Calabria con una Facoltà di medicina e chirurgia debole e non competitiva, costretta a importare i medici dalle altre regioni italiane, sancendo così la subalternità della nostra terra rispetto ai poteri forti espressi dalla sanità in altri contesti del nostro Paese. Osserviamo, sul piano politico, che l’azione del sub commissario va nella direzione opposta rispetto alla strategia più volte affermata dal presidente Scopelliti, quella cioè di porre un freno all’emigrazione sanitaria che produce solo enormi costi ed altrettanto enormi disagi alla collettività». «Risultando, a questo punto, evidente lo scarto tra le dichiarazioni programmatiche del presidente Scopelliti e le azioni del dottor D’Elia – affermano Abramo, Ferro, Tallini ed Aiello – invitiamo il Governatore, nella sua qualità di commissario per l’emergenza sanitaria in Calabria, ad avocare a sè la complessa e delicata materia della sottoscrizione dell’accordo Regione-Università, sottraendola ad una visione miope e sotto certi aspetti settaria del subcommissario. Vale la pena di sottolineare lo straordinario valore che la contemporanea presenza sul territorio di Catanzaro della Facoltà di Medicina e chirurgia e del Polo oncologico riveste per il Capoluogo di Regione. Mentre tutte le altre Città italiane investono sulle loro Università, sulla ricerca, sull’alta formazione, in Calabria avremmo il paradosso di un sistema che non solo non investe, ma addirittura taglia indiscriminatamente proprio nel settore strategico che potrebbe produrre occupazione, qualità della vita, sviluppo sociale ed economico».
«Il presidente Scopelliti – concludono – non potrà non prendere atto del solco tra la sua linea e quella del sub commissario D’Elia e siamo certi che prenderà gli opportuni provvedimenti per riportare nell’alveo della decisione politica la questione dei rapporti Regione- Università».

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