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CATANZARO – Eleganza e gioia. Questi gli elementi estetici e intimistici che hanno caratterizzato la conferenza stampa che i vertici del Pdl calabrese hanno tenuto nel capoluogo per festeggiare il risultato elettorale. E’ vero che il centrosinistra ha vinto alla Camera, è vero che rispetto al 2008 il centrodestra ha perso oltre 180.000 voti. Ma la soddisfazione c’è stata lo stesso. Ed è stata doppia. Primo, perché, vincendo al Senato, il Pdl ha concorso a sterilizzare il voto a Palazzo Madama creando la paralisi istituzionale. Secondo, perché il governatore Scopelliti ha conquistato una vittoria politica, consolidando la sua presidenza a Palazzo Alemanni. Ieri mattina all’Hotel Guglielmo Scopelliti, nella doppia veste di presidente della Regione e di coordinatore regionale del Pdl, affiancato dal suo vicario, senatore Antonio Gentile, ha presieduto l’adunata del popolo azzurro. C’erano gli eletti, amministratori locali, consiglieri regionali, dirigenti, supporter. E poi i giornalisti che alla fine hanno fatto le loro domande. Al tavolo della presidenza c’erano i neo senatori Domenico Scilipoti, Antonio Caridi e Piero Aiello, e il deputato Rosanna Scopelliti. Assenti giustificati i riconfermati Dorina Bianchi, Jole Santelli e Pino Galati. Non si è visto Giovanni Bilardi, l’unico eletto nella lista Grande Sud. In sala c’erano i neo consiglieri regionali Gabriella Albano, subentrata a Piero Aiello, e Pietro Crinò, subentrato a Giovanni Bilardi. La relazione introduttiva è stata svolta da Scopelliti che si è dichiarato compiaciuto del risultato, che è stato ottenuto – ha detto – «perché ci abbiamo creduto sempre e sino in fondo, senza cullarci sul valore aggiunto che ci poteva portare il presidente Berlusconi». Il governatore presentando uno per uno gli eletti ha spiegato che il segreto di questo risultato è arrivato perché il partito ha saputo e potuto costruire una squadra radicata nelle varie province che potesse rappresentare tutti i territori. Nella discussione che ne è seguita molte sono state le critiche alla sinistra per l’arroganza e la prosopopea che avrebbe messo in campo. Un breve accenno al successo di Grillo, mentre neppure una parola è stata detta per l’alleato Udc che ha subito una cocente sconfitta elettorale. Per quanto riguarda le prossime mosse politiche Scopelliti ha detto che non appena gli eletti si saranno insediati si potrà discutere di un eventuale rimpasto di giunta. Il presidente ha pregato gli organi di stampa di non alimentare il toto assessori che creerebbe inutili aspettative.

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