X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura
CATANZARO – Lorenzo Cesa ha scelto. Sarà parlamentare occupando il seggio della Calabria. Togliendo da palazzo Montecitorio Roberto Occhiuto. Una decisione comunicata dallo stesso parlamentare cosentino attraverso un post sul proprio profilo facebook. Poche parole: «Da oggi non sono più parlamentare. Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’UDC, ha scelto infatti di optare per il seggio della Calabria. Ringrazio di cuore gli elettori e tutti gli amici che mi hanno sostenuto. Continuerò il mio impegno nel partito e in politica, perché non abbandono il campo né quelli che credono in me. Avanti, la vita continua!». Le ultime ore erano state frenetiche: prima l’appello del partito calabrese al segretario nazionale, poi la pronta risposta dell’Udc pugliese che difendeva il seggio a favore di Angelo Cera, che seguiva proprio Cesa in lista. 
Un tira e molla che proseguiva da alcuni giorni e che si conclude con una porta sbattuta ad Occhiuto, ma anche all’Udc calabrese. 
Eppure, in campagna elettorale, l’Udc calabrese aveva incassato fiori di complimenti dal leader del partito: Pierferdinando Casini aveva lodato il modello del partito calabrese. Aveva incitato i suoi, tra cui lo stesso Occhiuto, a proseguire con lo stesso impegno, sostenendo la propria consapevolezza di un risultato ottimo in questa regione. Ed in effetti, seppur nella debacle nazionale, i centristi hanno ottenuto un discreto risultato in Calabria, attestandosi tra le regioni di punta del partit. Evidentemente, però, questo non è bastato e la scelta di Cesa penalizza, senza dubbio, i calabresi. Inutili, a questo punto, le lodi tessute da Casini per il “suo” giovane parlamentare di Cosenza durante le tappe elettorali in Calabria. Occhiuto lascia il Parlamento e la Calabria perde un suo rappresentante. 
Non è chiaro se sulla scelta del segretario nazionale possa avere inciso anche la frizione interna al partito calabrese. Dove Mario Tassone, vicesegretario nazionale in rottura, ha chiesto e ottenuto il congresso, contestando la decisione di correre con Monti e la gestione della campagna elettorale. Una posizione che, visti i risultati, potrebbe avere ingarbugliato gli equilibri interni al partito che sembravano propendere a favore di Occhiuto. Nulla di tutto questo. Qualcosa è accaduto e l’Udc calabrese si appresta ad affrontare uno dei suoi peggiori momenti. 
Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE