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ROMA – Era un calabrese, il sindaco delle “giunte rosse” di Roma. Ugo Vetere, avrebbe compiuto 89 anni il prossimo 23 aprile: è morto  la notte scorsa nella sua casa di San Martino al Cimino, in provincia di Viterbo. Lascia moglie e tre figli. 

Nato nel 1924 a Reggio Calabria, Vetere, esponente del Pci, fu eletto sindaco della Capitale nel 1981 alla guida di una giunta di sinistra. Ma la sua attività era cominciata nella Cgil, dove ricopre prima la carica di segretario provinciale capitolino del pubblico impiego e poi, nel 1956, quella di segretario nazionale. 

Negli anni Sessanta lascia il sindacato per dedicarsi alla politica nella federazione romana del Pci. Nel 1966 viene eletto per la prima volta nel Consiglio comunale di Roma dove diventa capogruppo del gruppo comunista. Nel 1972 è eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati nella circoscrizione di Roma. Nel 1976 il Pci ottiene la maggioranza al Comune di Roma e forma la prima giunta di sinistra guidata da Giulio Carlo Argan. Ugo Vetere è assessore al bilancio, carica che mantiene quando ad Argan subentra Luigi Petroselli. A seguito della prematura scomparsa di Petroselli nell’ottobre nel 1981, Ugo Vetere è eletto sindaco. Da primo cittadino, Vetere si dedica a completare l’opera di risanamento delle borgate iniziata con le giunte di sinistra, all’ampliamento della metropolitana, all’edilizia scolastica e agli asili nido, alla creazione della seconda università di Roma, alla costruzione dei primi centri per gli anziani. Con Don Luigi Di Liegro, al quale lo legava un profondo rapporto personale, si impegna a favore dei senza fissa dimora della Capitale. Era solito dire, durante le visite istituzionali che faceva, «Sono il sindaco di chi mi ha votato, di chi non mi ha votato e di chi mi ha votato contro». Il 14 giugno 1987 è eletto senatore della X legislatura. 

«Con Ugo Vetere scompare uno dei grandi sindaci di Roma, un uomo che ha caratterizzato una fase di profondo e positivo rinnovamento della città» ha dichiarato il leader pd Pier Luigi Bersani, apprendendo della morte. Messaggi di cordoglio anche dal neo governatore laziale Zingaretti.

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