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REGGIO CALABRIA – Difficile capire sotto quale voce sia stata catalogata. Ma evidentemente c’è qualche consigliere calabrese che considera la “lap-dance” un’attività politico-istituzionale. Di quelle che vengono riconosciute e rimborsate dai gruppi regionali. E’ un altro dei particolari dell’inchiesta condotta dalla procura di Reggio Calabria sull’utilizzo dei fondi per i consiglieri di Palazzo Campanella.
Tra fatture, ricevute e scontrini, gli uomini della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno trovato alcuni biglietti per assistere a uno spettacolo di danza erotica. Sollazzi per “soli uomini”, utili a distrarsi alla fine di lunghe e noiose riunioni politiche fuori regione. Quando tra le mani degli inquirenti sono finiti i rimborsi dei “Gratta e Vinci” pensavano di averle viste tutte. Ma a quanto pare non era così. Fruga che ti fruga, sono saltati fuori anche alcuni ingressi in un locale specializzato nel ballo del palo. Peccato veniale certo, se a pagarlo non fossero stati i contribuenti. E per un consigliere ormai “perduto” tra le fiamme del peccato se ne trova almeno un altro timorato di Dio. Al punto da essere corso in un negozio di articoli religiosi per acquistare interi mazzi di santini. Sì, immagini sacre, probabilmente, da donare. Costo dell’operazione, ovviamente sempre a carico del proprio gruppo consiliare regionale, mille e 200 euro. Anche questa è attività politica, pare.
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