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L’ULTIMO atto del governo Monti ha riguardato il “riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” che altro non è se non un provvedimento che obbliga alla pubblicità, con la prescrizione, per i politici, di rendere noti i propri redditi e patrimoni e dei parenti fino al secondo grado fortemente voluto dall’allora ministro Filippo Patroni Griffi. Nei portali web degli enti pubblici dovrà essere creata un’apposita e facilmente raggiungibile sezione in cui trovino spazio atti e delibere cui il cittadino deve poter avere libero accesso. Anche per gli incarichi e le consulenze esterne, d’ora in avanti, tutto dovrà essere mostrato in controluce: estremi dell’atto, curriculum vitae del vincitore, compensi e variabili eventuali. Sono esclusi, naturalmente, tutti quei documenti che, per ragioni sensibili o di sicurezza generale, non possano essere divulgati all’esterno senza filtri. La mancata pubblicazione comporta una multa da 500 a 10mila euro. Vanno pubblicati sul sito anche gli incarichi dirigenziali e di collaborazione o consulenza: in caso di inadempienza, si applica una sanzione pari alla somma corrisposta. Infine dovranno essere pubblici anche i rendiconti dei gruppi consiliari e regionali: in questo caso, la mancata pubblicazione comporta il taglio del 50% dei trasferimenti annuali. 

La situazione per quanto riguarda la Calabria non appare affatto florida. Gli enti locali, infatti, non sembrano aver pienamente accolto lo spirito della legge e tra ritardi e “lavori in corso” la situazione appare ancora decisamente “oscura”.

 

REGIONE CALABRIA

Per quanto riguarda la Regione Calabria, il portale ufficiale raggiungibile all’indirizzo www.regione.calabria.it, presenta due link alla trasparenza, il primo rispecchia lo schema da ultimo approvato dal precedente governo mentre il secondo raccoglie tutti gli adempimenti eseguiti secondo il vecchio disposto. Aprendo la sezione aderente all’ultima innovazione legislativa ci si trova di fronte ad una colonna con un lungo elenco di link e al centro la parte esplicativa. La sezione, però, più controversa, ossia quella dell’organizzazione appare del tutto carente di informazioni: mancano i dati sugli organi di indirizzo politico-amministrativo, sulle sanzioni per la mancata comunicazione dei dati e sui rendiconti dei gruppi consiliari regionali, ossia tutto ciò che la legge richiedeva. Sono invece presenti l’articolazione degli uffici, la rubrica con gli indirizzi di posta certificata e l’organigramma del personale. Presenti le retribuzioni dei dirigenti. Spostandosi sul sito del Consiglio Regionale le cose migliorano ma solo parzialmente. Nel collegamento alla Trasparenza, infatti, sono presenti i riferimenti alla novella legislativa con tanto di apposito link con la situazione patrimoniale dei componenti del Consiglio. Peccato che una volta all’interno la pagina ci spiega che in ottemperanza alla legge regionale 24/2010 le situazioni patrimoniali del 2011 sono state pubblicate sul Burc S.S. n. 2 al n. 18 dell’1 ottobre 2011, ma sul sito non vi è traccia. Discorso diverso per i Gruppi consiliari per i quali i rendiconti sono stati pubblicati ma solo per l’anno 2011. Un cenno a parte merita l’ultimo link riportante gli emolumenti dei consiglieri regionali. Cliccandoci sopra si ottiene oltre al testo esplicativo anche uno specchietto con le varie indennità spettanti a seconda della carica. Non si tratta comunque dell’esplicazione di quanto previsto dall’ultima legislazione in materia.

PROVINCE
Il portale della Provincia di Cosenza, raggiungibile all’indirizzo www.provincia.cosenza.it, al di là del godibile aspetto grafico in termini di trasparenza presenza solo un logo posto in fondo alla pagina cliccando sul quale si raggiunge una pagina in cui sono presenti una serie di link che, come recita l’informativa dello stesso sito sono “in conformità con le specifiche previsioni del D.Lgs. 150/2009”, quindi nessun riferimento alle ultime statuizioni e difatti manca ogni riferimenti alle voci che qui interessano ossia i redditi dei politici e i rendiconti dei gruppi consiliari.

Il portale della Provincia di Crotone, raggiungibile all’indirizzo www.provincia.crotone.it, avverte subito il visitatore della circostanza che la sezione Trasparenza è in allestimento e di conseguenza prepara il lettore che in tal modo sa che probabilmente non troverà quanto cercato. E infatti per quanto riguarda dirigenti e incarichi di verifica, come il nucleo di valutazione, i dati economici risultano presenti così come stabiliva la legislazione del 2009, per quanto concerne i politici e i gruppi consiliari, invece, ancora un nulla di fatto.

Passando alla Provincia capoluogo la situazione non migliora. Il portale della Provincia di Catanzaro, raggiungibile all’indirizzo www.provincia.catanzaro.it, non si distingue da quello dei predecessori, anche in questo caso, infatti, è presente la sezione Trasparenza valutazione e merito in cui però sono presenti i dati riguardanti i dirigenti e il segretario generale ma non quelli inerenti agli organi politico-amministrativi né i dati riguardanti i gruppi consiliari.

Anche il sito della Provincia di Vibo Valentia non si distingue per celerità nell’aggiornamento ma in questo caso esiste un dettaglio che è allo stesso tempo positivo e negativo nel caso di specie. La Provincia di Vibo Valentia, infatti, è guidata da un commissario straordinario e di conseguenza non ha né organi politico-amministrativi né gruppi consiliari, di conseguenza appare scontato non siano presenti i dati. Tuttavia la presenza di un funzionario dello Stato alla guida dell’Ente avrebbe fatto ritenere che l’adozione dei provvedimenti sulla trasparenza potessero trovare rapida esecuzione e invece la sezione Trasparenza, anche sotto il profilo dei riferimenti legislativi, risulta aggiornata solo alla legislazione del 2009. Una curiosità, cliccando sul logo della trasparenza si viene indirizzati su una pagina contenente i vari link ai dati del personale che però il server identifica come “pagina non trovata”…

Infine il portale della Provincia di Reggio Calabria, raggiungibile all’indirizzo www.provincia.rc.it, ha il merito di porre il link alla Trasparenza bene in vista in alto proprio sotto la foto del presidente Giuseppe Raffa e i questionari sul gradimento dell’utenza, ma l’ottimismo iniziale si ferma subito in quanto la pagina che si apre al click sul logo riporta, ancora una volta solo i dati richiesti dalla legislazione del 2009, di redditi di politici e familiari e di rendiconti dei gruppi consiliari neppure l’ombra.

COMUNI CAPOLUOGO

E passiamo adesso ai cinque comuni capoluogo raggiungibili agli indirizzi www.comune.cosenza.it, www.comune.crotone.it, www.comune.vibovalentia.it, www.comunecatanzaro.it e www.reggiocal.it. In tutti e cinque i casi sostanzialmente non ci si differenzia rispetto a quanto visto per le province. Tutti i siti istituzionali comunali presentano, infatti, il collegamento alla sezione trasparenza ma in tutti i casi i dati presenti sono solo quelli relativi ai dirigenti e ai segretari, di redditi dei politici neppure l’ombra.
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