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GIUSEPPE Geraci trionfa nelle elezioni comunali di Corigliano Calabro. Una vittoria larghissima per il candidato sostenuto da quattro liste civiche, che al ballottaggio ottiene il 61,22 per cento, travolgendo Giovanni Antonio Torchiaro (Pd-Sel) in un contesto nel quale risalta però il dato di un’affluenza bassissima. Ad Acri è ufficiale invece la vittoria di Nicola Tenuta (sostenuto da quattro liste civiche). Entrambi i vincitori sono già stati sindaco delle rispettive città ed entrambi, in realtà, sono esponenti di centrodestra anche se in questa tornata erano sostenuti da liste civiche e si trovavano a scontrarsi contro i simboli ufficiali che li avevano sostenuti in passato. 
GERACI FA IL PIENO A CORIGLIANO – Dodici candidati a sindaco, un’infinità di liste, ma alla fine a Corigliano fa il pieno solo Geraci. Sono suoi 15 dei 17 seggi nel nuovo consiglio comunale. All’opposizione vanno solo i due seggi del Pd che sosteneva Giovanni Antonio Torchiaro, sconfitto al ballottaggio. Gli altri posti vanno alle liste civiche La svolta (4 seggi); La scelta giusta (3); Alleanza per Corigliano (3); X Corigliano (3); Città virtuosa (2). 

«Una bellissima vittoria che mi rende soddisfatto anche se era nelle aspettative. Adesso, è il momento di mettersi al lavoro per superare le difficoltà», ha dichiarato il neo sindaco. L’elezione di Geraci pone fine a circa due anni di commissariamento del Comune per infiltrazioni mafiose dopo lo scioglimento dell’amministrazione Straface. «Sto per recarmi in Comune per incontrare i commissari – ha dichiarato Geraci -. È tempo di mettersi al lavoro dopo due anni di commissariamento per dare soluzione alle tante problematiche che ci attendono».

IL NUOVO CONSIGLIO AD ACRI – Sono 6.950 i voti conquistati al ballottaggio dal candidato sindaco che torna alla guida del comune di Acri. La percentuale, per Nicola Tenuta è pari al 55,54%. In virtù di ciò e considerati i voti di lista conquistati al primo turno, tre seggi ciascuna vanno alle liste Acri in movimento; Liberi con Tenuta; Insieme con Tenuta. Un seggio all’altra lista a sostegno del sindaco eletto, “Con Tenuta”. Per l’opposizione, conquistano un seggio a testa due delle cinque liste che sostenevano il candidato sconfitto al ballottaggio, Giuseppe Salvatore Cristofaro: saranno rappresentati in consiglio, quindi, il Pd e la lista civica Acri, bene comune. Al ballottaggio, Cristofaro ha ottenuto 5.563 voti.

In consiglio comunale ci sarà poi l’Udc. Un seggio, alla pari del Centro moderato: sono due delle 4 liste che sostenevano Luigi Maiorano, il candidato sindaco escluso dal secondo turnom nonostante il sostegno illustre del primo cittadino uscente e segretario dell’Udc calabrese, Gino Trematerra.

L’AFFLUENZA – Crollo dell’affluenza nei due centri al ballottaggio in Calabria. Reso drammatico dalle cifre di Corigliano, dove hanno votato meno della metà degli aventi diritto. Chiunque sarà il sindaco della popolosa città, avrà ottenuto solo una piccola parte di voti rispetto a quanti avrebbero potuto votare.

Alla fine della due giorni, a Corigliano hanno votato complessivamente il 41,10 per cento degli aventi diritto, ben 19 punti in meno rispetto al primo turno quando si erano recati alle urne il 60,18 per cento. E’ andata poco meglio ad Acri, dove hanno votato il 59,77 per cento degli elettori, contro il 66,21 per cento del primo turno. In questo caso, il calo è stato di sei punti e mezzo, quasi fisiologico tra il primo e secondo turno.

Al termine della prima giornata, quella di domenica,  è stato registrato un trend al ribasso attestandosi alle 22 al 31,40% contro il 42,315 del primo turno. Per quanto riguarda i due step precedenti a mezzogiorno si attestava al 5.93% degli aventi diritto, quasi due punti percentuali in meno rispetto al primo turno quando alle 12 aveva votato il 7,92% degli aventi diritto, mentre alle 19 la percentuale si fermava al 20.95% contro il 30.16 del primo turno, quasi dieci punti percentuali in meno. Nello specifico, anche a fine serata Acri conferma una discreta partecipazione facendo registrare un afflusso del 40.53% contro il 45,35 del primo turno facendo segnare un fisiologico -5% circa, a far crollare la partecipazione complessiva però è Corigliano dove alle 22 avevano votato solo il 26,28% degli aventi diritto, ossia poco più di un quarto dell’elettorato contro il 40,60% del primo turno, oltre 14 punti percentuali in meno. 

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